Reddito di Cittadinanza: tutto quello che devi sapere per non rischiare il penale
Anche per il 2020 si potrà presentare l’istanza per richiedere il Reddito di Cittadinanza, che rappresenta una grande opportunità per i nuclei familiari italiani, che si trovano in una condizione economica precaria.
Nonostante ciò, ogni famiglia deve rispettare una serie di requisiti e di obblighi onde evitare di incorrere in un procedimento penale.
Presentazione della domanda
Prima di inoltrare l’istanza per richiedere il Reddito di Cittadinanza, è importante fare molta attenzione a quanto viene dichiarato.
Omettere informazioni utili e comunicare dati errati potrebbero avere conseguenze piuttosto negative.
La normativa vigente, articolo 7, comma I della legge 26/2019 sancisce che chiunque attesti cose non vere, o ometta informazioni dovute, viene punito con la reclusione da due a sei anni.
Si pensi, ad esempio, a chi lavora in nero e non dichiara i redditi provenienti da questa attività. Anche chi commette piccoli errori può incappare in gravi conseguenze.
Si pensi a chi non comunica, ad esempio, l’acquisto di un’auto nuova.
Inoltre, vanno comunicati tutti i redditi percepiti dai componenti del nucleo familiare mediante la compilazione del Quadro E del modello SR180, nel quale vanno indicate le attività lavorative in corso.
Reddito di cittadinanza: è necessario comunicare ogni variazione
Successivamente al riconoscimento del beneficio economico è necessario comunicare ogni tipo di variazione intercorsa.
Il comma II dell’articolo 7 della legge 26/2019 recita:
“l’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché’ di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio, è punita con la reclusione da uno a tre anni”.
Mediante il modello SR181 è possibile comunicare qualsiasi variazione che potrebbe portare ad una riduzione, o anche alla perdita, del Reddito di Cittadinanza.