Un drammatico episodio di Brescia che ha lasciato senza parole gli utenti. Il giudice lo ha fatto tornare a casa dopo che ha aggredito moglie e figlia con un martello: ma perché?
Una aggressione a Brescia che non ha lasciato indifferenti, ma ora l’aggressore torna a casa dove ha cercato di uccidere tutta la sua famiglia.
Violenta aggressione familiare
Sono passati tre mesi dalla folle aggressione di quest’uomo che ha provato ad uccidere sua moglie e sua figlia a martellate. L’uomo di 59 anni non aveva dubbi ed aveva anche confessato:
“volevo ucciderle, incendiare la casa e farla finita”
Così la sua testimonianza in tribunale dopo l’arresto per tentato omicidio, lasciando tutti i presenti attoniti. Ma l’aggressore, mostratosi tranquillo e determinato, sottolinea che la sua idea fosse per fronteggiare i tanti problemi economici e questa angoscia sia sfociata in tale gesto folle.
Si aggiunge un tassello, con i sospetti del figlio grande della coppia: il ragazzo di 24 anni infatti – anche lui residente nella villetta – aveva allertato i Carabinieri. Il Giornale evidenzia infatti che al momento del fatto, in garage erano presenti anche molte taniche di benzina, che sicuramente sarebbero servite a mettere in opera la sua strage familiare.
Il patteggiamento e il ritorno a casa
L’uomo era stato così arrestato per omicidio, ma successivamente grazie ad una richiesta fatta ai giudici di patteggiamento ha ritrovato la libertà.
Ora è tornato a vivere in quella villetta, dove si trovano la moglie e i due figli. Lui ha deciso di stare nell’appartamento al piano di sotto – mentre al piano di sopra vivono quelle persone che solo tre mesi fa avrebbe voluto uccidere.