Il cessate il fuoco in Siria sta per scadere. Se entro stasera i curdi non ritireranno tutte le truppe, Ankara riprenderà le ostilità. Il presidente turco, intanto, incontra Putin
La tregua in Siria è agli sgoccioli. I curdi lanciano frutta marcia e sassi sui convogli Usa.
La tregua in Siria
Scadrà alle 22 di questa sera (21 in Italia) la tregua in Siria. Le milizie curde hanno lasciato la città di Ras-al Ayn, nell’area nord est del confine siriano. Se entro lo scadere del cessate il fuoco, non saranno ritirate le truppe curde, Ankara riprenderà le ostilità. Intanto, i soldati americani che hanno lasciato la Siria, sono stati presi di mira dai curdi, che gli hanno lanciato contro frutta marcia e pietre. Il ritiro delle truppe americane è stato percepito dai curdi siriani come un vero e proprio tradimento.
Nella serata di ieri una manifestazione di protesta contro l’allontanamento delle truppe statunitensi si è verificata nella città di confine di Qamshil. Su alcuni cartelli esposti dalla popolazione curda si leggeva:
“Dite ai vostri bambini che i bambini dei curdi sono stati uccisi dai turchi, e voi non avete fatto nulla per proteggerli”.
Alcuni militari Usa resteranno in Siria, ha fatto sapere Donald Trump, per controllare i giacimenti petroliferi e impedire che finiscano nelle mani dell’Isis.
L’incontro con Putin
Questa mattina il Presidente turco Erdogan è volato a Sochi per un incontro con Vladimir Putin. Il rientro in Turchia potrebbe avvenire già in serata. Sul tavolo delle trattative ci sarà anche il ritiro delle milizie Ypg dalle zone passate sotto il controllo russo:
“Speriamo che l’interazione con i nostri colleghi turchi e americani ci consentirà di aumentare il livello di sicurezza e stabilità in questa regione”
ha detto il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu.
Intanto, il presidente americano ha negato di aver promesso di proteggere la popolazione curda per sempre.