Legge di Bilancio 2020: contro i “furbetti” del cartellino della PA arrivano le telecamere

Manovra 2020: no alle impronte digitali, sì alla videosorveglianza per combattere l’assenteismo nella PA

Per combattere l’assenteismo nella PA sarà utilizzata la videosorveglianza per scoprire e smascherare gli eventuali “furbetti” del cartellino.

Dunque, no alle impronte digitali visti i rilievi sanciti dal Garante della Privacy: ciò permetterà di generare un risparmio di 20 milioni di euro.

Ad annunciarlo Fabiana Dadone, Ministra della PA, Fabiana Dadone.

Tecnologia, lotta agli sprechi, trasparenza e sostenibilità sono i principi chiave al centro della prossima Manovra.

“[…] continuiamo a lavorare per mettere la Pubblica amministrazione al passo con i tempi”,

ha detto la stessa Dadone.

Inoltre, con i 20 milioni risparmiati dal mancato ricorso alle impronte digitali, sostituite dalle telecamere, il “Nucleo della concretezza” garantirà il massimo sostegno ai municipi small nelle loro attività tecnico-istituzionali.

A partire dall’anno 2020 le Pubbliche Amministrazioni dovranno acquistare o noleggiare almeno il 50% di nuovi veicoli di servizio elettrici o ibridi, nei limiti delle risorse di bilancio.

La retribuzione di risultato del Responsabile per la transizione digitale verrà demandata anche al raggiungimento effettivo degli obiettivi che sono stati decisi e concordati dal Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione.

Manovra 2020: si discute sulla Sugar Tax

Al centro del dibattito del Governo c’è la Sugar Tax, a confermarlo è lo stesso Ministro dell’Economia ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

L’obiettivo è incentivare le industrie alimentare ad utilizzare meno zuccheri nella produzione delle soft drinks, a promuovere la buona nutrizione e l’educazione alimentare sin da piccoli.

Regime Forfettario 2020: proseguirà?

Con la Manovra 2020 proseguirà il Regime Forfettario, ma tornano i limiti su dipendenti e beni strumentali, abrogati dalla Legge di Bilancio 2019.

Inoltre, per le Partite IVA con ricavi fino a 30.000 euro rimane forfettario, mentre fino a 65.000 euro si può scegliere tra forfettario o analitico.

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