Nadia Toffa, dopo la sua morte, truffa a suo carico, raggirati due parroci della parrocchia di Brescia. Scatta la denuncia
Sono Ormai passati mesi dalla morte della giovane e bravissima Iena Nadia Toffa. La giornalista è deceduta ad agosto del 2019 dopo aver combattuto per oltre un anno contro il cancro.
Nadia Toffa il ricordo dei suoi colleghi
Era ormai entrata nel cuore di milioni di italiani la bellissima Nadia Toffa che con il suo sorriso ha incantato tutti. Più di tutto quello che la rendeva speciale era il coraggio e la gioia che si leggeva nei suoi occhi nonostante stesse affrontando un periodo molto complicato della sua vita. La giornalista ha cercato di lavorare nel programma che l’ha resa nota “Le Iene” fino alla fine, finché le sue forze sono scomparse.
La giornalista infatti nell’ultimo periodo non era più presente sui social, tanto da far preoccupare tantissimo i suoi fan. La Toffa infatti era in un periodo molto difficile della sua malattia, tanto da portarsela via definitivamente. La sua scomparsa è stato un duro colpo per amici, familiare e i suoi amati fan. Gli stessi colleghi della redazione de Le Iene, hanno dedicato una puntata al ricordo di Nadia, una morte che ha sconvolto l’Italia.
La Toffa oltraggiata dopo la morte: la truffai ai danni di alcune chiese
La morte di Nadia è scomparsa a 40 anni, dopo aver combattuto per lungo tempo contro un terribile tumore al cervello. La storia è stato soggetto di discussione per tanto tempo e ancora oggi è molto discussa.
La scomparsa della Toffa però non è stato un duro colpo per tutti, ma è stato anche un modo per approfittare della situazione. Parliamo appunto di un uomo e di una donna di origini cinesi, che hanno giocato sul dolore degli italiani per mettere in atto il loro piano diabolico. I due avrebbero raggirato i due parroci della chiesa frequentata da Nadia, facendo credere loro che c’era una donazione da parte della famiglia di Nadia di circa 100mila euro per la parrocchia.
I due chiedevano circa il 5% del denaro, ma per sbloccare la somma dovevano parlare con il notaio.In cambio però i sacerdoti dovevano farsi personalmente carico di contattare il notaio e far sboccare l’eredità. La truffa è stata scoperta quando chi ha ricevuto la somma di denaro ha ringraziato la famiglia di Diana che ignara ha comunicato che non sapevano nulla.
Fortunatamente la Polizia postale sta lavorando per incastrare i due malviventi. Al momento i conti dei due sono stati bloccati in attesa della restituzione del denaro alla famiglia di Nadia.