Reddito di Cittadinanza: le Regioni chiedono “data unica” per poter applicare le sanzioni se il beneficiario convocato non si presenta all’appuntamento nei centri per l’impiego
Tema caldo, anzi “bollente” è quello relativo al Reddito di Cittadinanza: secondo il Pd è da migliorare, mentre secondo Italia Viva è da cancellare.
Il reddito di cittadinanza rimane al centro del dibattito politico ed una misura di sostegno economico che consente di contrastare la povertà.
La misura riguarda anche i pensionati a cui viene erogata un’integrazione alla pensione minima (attualmente di 513 euro).
È online sul portale web “MyAnpal”, la nuova app “Domanda e Offerta di Lavoro” messo a disposizione dall’Anpal a cittadini, aziende, Centri per l’Impiego e agenzie interinali.
In un’intervista al Sole24Ore, Francesca Puglisi, sottosegretario del Lavoro in quota Pd sottolinea:
“dobbiamo concentrarci sulla fase due perché i navigator non diventino il capro espiatorio di un eventuale fallimento”.
Si deve rilanciare l’occupazione in frenata, alcune rigidità dei contratti a termine vanno superate devono essere superate e il Jobs Act deve essere ricorretto prima che sia la corte UE ad imporlo.
Reddito di Cittadinanza e obbligatorietà dell’accettazione del lavoro da parte dei beneficiari
C’è l’esigenza di introdurre l’obbligatorietà dell’accettazione del lavoro da parte dei beneficiari pena la perdita del beneficio economico.
È stata avanzata la proposta di rendere effettive le ore di lavoro che il beneficiario del reddito di cittadinanza deve alla comunità attraverso i progetti definiti dai Comuni.
È necessario comunicare una “data unica” per poter applicare le sanzioni se il beneficiario convocato non si presenta all’appuntamento senza un giustificato motivo.
La guerra ai furbetti del reddito di cittadinanza non è ancora iniziata, ma si preannuncia molto dura: per chi dichiara il falso si prevede anche la reclusione sino a 6 anni.