Stanno disboscando illegalmente le foreste primarie della Romania e chi cerca d’impedirlo, viene ucciso
Il ranger forestale Liviu Pop è stato ucciso in Romania a colpi d’arma da fuoco, mentre rispondeva a una segnalazione di disboscamento illegale. Questo non è il primo ranger purtroppo, è il secondo caso in un periodo di poco più di un mese. Coloro che stanno cercando di salvaguardare la natura rumena, sono in grande pericolo.
Le foreste primitive d’Europa
La Romania ha più della metà delle ultime foreste primitive europee. Al loro interno abbiamo un habitat ideale per molti animali, come orsi, lupi, linci e gatti selvatici.
Molti son i taglialegna che abbattono in maniera illegale gli alberi, rivendendo poi il legno in tutta Europa, dov’è usato per creare mobili, come materiali da costruzione o ancora carta. Secondo Greenpeace il paese perde fino a tre ettari all’ora, a causa dell’abbattimento e del disboscamento illegale e legale, di aree incontaminate.
Il caso
Liviu Pop stava conducendo un’indagine per capire se una segnalazione riguardasse, un possibile caso di disboscamento illegale, nella regione montuosa nel nord del paese chiamata Maramures.
I suoi colleghi hanno provato a mettersi in contatto, ma non ricevendo risposta, si sono mobilitati, trovandolo purtroppo morto in una gola della foresta. Era stato freddato, anche se non ci sono indizi. Anche il collega Raducu Gorcioaia, 50 anni ha subito la stessa sorte. Questo ranger ha però avuto una morte peggiore, a colpi d’ascia. Ci sono tre sospettati, di cui due adolescenti.
L’attivista Gabriel Paun appartenente all’organizzazione ecologista rumena Agent Green, in un’intervista della BCC ha raccontato di come anche lui si sia salvato da un attacco:
“Siamo profondamente preoccupati per i ranger della foresta e gli attivisti che indagano sul disboscamento illegale in Romania”
I criminali sono definiti come mafia forestale hanno organizzato alcuni attacchi. Nessuno dei sospetti di questi attacchi è stato condannato.