Nessun rimpianto, nessun consiglio: Mario Draghi si prepara a salutare la BCE
Si chiude l’era di Mario Draghi alla BCE: dopo otto anni in cui ha evitato all’Europa una crisi che rischiava di degenerare, Draghi dichiara di essere
“orgoglioso di non avere mai gettato la spugna”.
Soddisfatto del suo mandato, l’ex Governatore della Banca d’Italia Draghi si è congedato difendendo il suo operato.
A capo della Banca centrale europea per 8 lunghi anni, Mario Draghi ricorda di questa esperienza due eventi: l’insofferenza contro la moneta unica e la crisi della Grecia.
Proprio per quanto concerne la crisi di Atene, Draghi parla apertamente della timida ripresa dell’economia greca.
I cittadini greci hanno dovuto pagare un prezzo elevato, ma alla fine grazie alle politiche adottate dai Governi e alla solidarietà dell’Eurolandia, alla fine la Grecia è uscita dalla crisi e ha imboccato la strada della crescita economica.
Sull’Euro, Draghi ha sottolineato che
“l’euro è irreversibile”
e consente ai Paesi che ne fanno parte, di mantenere la sovranità nazionale su materie molto “rilevanti”.
Senza la moneta unica, i Paesi dell’Eurozona sarebbero molto più deboli di fronte ai mercati finanziari internazionali.
Durante il mandato, lo stesso Draghi ha sempre sottolineato l’importanza nel comprendere i benefici che ha portato l’introduzione della moneta unica.
La fiducia dei cittadini del Vecchio Continente nei confronti della moneta unica deve continuare a crescere.
Chi continuerà ad essere contrario all’Euro, sarà destinato a non avere successo.
Il futuro di Draghi: in politica?
Il futuro di Mario Draghi è ancora tutto da scrivere, tra ipotesi e suggestioni:
“Non so ancora niente. Chiedete a mia moglie”.
Dopo l’esperienza nella BCE, Draghi ha risposto di non aver fatto piani sul proprio futuro.
E su un eventuale futuro in politica o sull’eventuale partecipazione alla corsa per la prossima presidenza della Repubblica, nel 2022, Draghi risponde
“davvero non so”.