Setaccio al grafene, nuovo materiale contro l’inquinamento?

Il grafene è il materiale più leggero al mondo e viene impiegato in mille modi. Potrebbe aiutarci a combattere l’inquinamento?

Setaccio al grafene, nuovo materiale contro l’inquinamento?
Setaccio al grafene, nuovo materiale contro l’inquinamento?

Il grafene ha molti impieghi, uno dei più interessanti è un sistema di desalinizzazione molto green, isolante eco sostenibile e moltissimi studi sono ancora in essere. Uno dei più interessanti in essere riguarda la produzione del grafene partendo dalla molta CO2 presente in atmosfera. Quest’idea è nata da un team di ricercatori tedeschi e potrebbe contribuire a riassorbire le emissioni inquinanti

Trasformare l’inquinamento in grafene

Il cambiamento climatico dipende anche dall’enorme quantità di CO2 presente in atmosfera, che porta all’aumento della temperatura. Potremo impiegarlo per crearlo partendo dalle emissioni inquinanti ed è fondamentale per migliorare la situazione. Le industrie iniziano ad avere a cuore la situazione dell’inquinamento , gli studiosi stanno lavorando per dare una soluzione, convertendoli in materiali nuovi ed innovativi.

Il progetto

Gli scienziati del Karlsruhe Institute of Technology, hanno deciso di arrivare al grafene, ottenendolo dal diossido di carbonio in grafene. Si tratta di un materiale molto leggero, più della fibra di carbonio, più resistente dell’acciaio ma molto flessibile. Un aspetto interessante è la conducibilità elettrica, che può essere impiegata nella creazione di circuiti ecologici. Gli elettroni hanno la libertà di muoversi lungo la sua superficie, in modo semplice perché non incontrano particolari perturbazioni.

Il metodo per ottenerlo

Il team del Karlsruhe Institute of Technology parte sfruttando la CO2 come fonte di carbonio,per poi elaborare il grafene. Si parte dalla CO2 pompandola in una camera, dove sono presenti altri gas, dove viene posizionato un sottile strato di materiale che agisce come catalizzatore, con i gas che reagiscono chimicamente creandolo.

In questo caso si mescolano CO2 ed idrogeno, ad alta temperatura di circa 1.000°, a pressione atmosferica. Come catalizzatore è un wafer composto da rame e palladio. Il responsabile del progetto Mario Ruben ha detto

“Se la quantità di rame e palladio è quella corretta, la conversione del diossido di carbonio in grafene avviene direttamente in un solo passaggio”

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