Torna l’ora solare la notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre. L’orologio va spostato indietro di un’ora con non pochi problemi per il sonno e lo stress.
Ad avere più problemi dal ritorno dell’ora solare soprattutto i più piccoli che faranno fatica ad abituarsi al nuovo orario.
Ora solare: pericolosa per i bambini
Durerà 155 giorni l’ora solare, precisamente fino al 29 marzo. A risentire di questo cambio dell’ora, saranno soprattutto i bambini. il pediatra Italo Farnetani, docente della libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche di Malta, ha affermato, come si evince da Leggo.it:
E comporterà una serie di problemi, soprattutto per i più piccoli: stress, e disturbi del sonno legati alle nuove abitudini. Ma anche maggior rischio di accumulare chili di troppo».
La dichiarazione è stata rilasciata ad Adnkronos Salute. Si tratterebbe di disturbi legati, per lo più al cambio di abitudini. Dato che farà buio prima, i bambini verranno portati a giocare fuori molto meno. Una stima che porta a quasi 30 giorni, un’ora al giorno in più di vita all’aperto in cui avrebbero potuto fare anche attività fisica spendendo circa 400 calorie. Un dispendio energetico mancato che equivale ad esempio, ad una fetta di torta, o ad una piadina con formaggio e rucola.
Con l’ora solare, i bambini non consumerebbero ben 50000 calorie nei cinque mesi in cui essa resterebbe in vigore. Farnetani ha continuato:
«l’ ora solare favorisce il sovrappeso e l’obesità fra i giovanissimi. Inoltre aggiungiamo lo stress dovuto al cambio d’ ora: ricordiamo che l’alternanza luce-buio è il più importante sincronizzatore naturale dei ritmi biologici dell’organismo, e il cambiamento anche solo di un’ ora costituisce un inutile stress, che dura almeno 5 giorni, in un periodo in cui inizia ad aumentare la circolazione (e perciò il rischio di contrarre) degli agenti infettivi».
Come combattere gli effetti negativi
Stanchezza, irritabilità, difficoltà a concentrarsi, sarebbero alcuni dei disturbi legati alla reintroduzione dell’ora solare. In particolare, sarebbe emerso da una ricerca, che gli italiani sono quelli che fanno più fatica ad abituarsi: si risveglieranno prima e si addormenteranno troppo presto. Sarebbe il 31% della popolazione a cadere vittima di questo cambio. La psicologa psicoterapeuta esperta del sonno, Vincenza Castronovo, suggerisce qualche consiglio:
«Nei giorni successivi allo spostamento delle lancette dell’orologio, il consiglio è quello di fare movimento nella seconda parte della giornata e di prolungare l’esposizione alla luce (che sarà rigorosamente artificiale) per mandare al corpo il segnale che è ancora presto per andare a coricarsi. Se infatti – conclude – si potrebbe essere tentati dalle giornate che si sono accorciate ad andare a letto prima, è bene non farlo. Il risultato potrebbe essere un risveglio troppo anticipato la mattina seguente».