Situation Room: la stanza in cui sono state prese decisioni importanti. Tra queste, le azioni contro Bin Laden e Baghdadi.
La Situation Room venne creata nel 1961 da Kennedy e non supera i 500 metri quadri.
Cos’è la Situation Room
Si tratta di una stanza bunker, grande circa 500 metri quadri e creata nel 1961 dal Presidente Kennedy. La decisione venne presa dopo che la missione a Cuba, nella Baia dei Porci, non ebbe successo. La stanza è localizzata nell’ala ovest della Casa Bianca ed è completamente blindata. In questo modo, si scongiura la fuga di notizie o di possibili intercettazioni.
Degli schermi a comparsa capeggiano su un intero lato della sala principale. Su questi schermi, proprio come in un film, vengono trasmesse le immagini in diretta dai militari. Un avanzato sistema tecnologico per evitare intercettazioni è nascosto dietro le pareti di mogano antico. Anche i cellulari nella Situation Room non funzionano. Recentemente restaurata, la stanza ospita tre sale conferenze, di cui una presidenziale.
La Situation Room è in attività 24h su 24h
In questo bunker si sono decise le sorti di Abu Bakr al Baghdadi. La sua morte è stata seguita dal presidente Donald Trump e dal suo staff.
La stanza bunker è attiva tutti i giorni. Al suo interno lavorano ben cinque squadre di “osservatori” che si occupano di riferire all’Intelligence circa ciò che accade nel mondo. La routine giornaliera viene organizzata, come si evince da La Repubblica, da un “Morning Book” su cui viene redatta la situazione mondiale in quel preciso momento. Il Consigliere della Sicurezza Nazionale, ne riceve una copia ogni mattina.
Di seguito un po’ di numeri:
- 30 i consiglieri speciali
- 25 le conferenze che si tengono al giorno
- 250 le persone che vi partecipano ogni giorno
- 5 mila le persone coinvolte nei lavori
Un’attività, quella svolta da questi lavoratori, fondamentale per la sicurezza interna del paese e non solo.