Il piccolo neonato morto a Civitavecchia ha ora 9 indagati e l’autopsia rivela quello che è realmente accaduto all’Ospedale San Paolo
Occhi aperti sulla vicenda terribile del neonato morto a Civitavecchia, con i primi risultati dell’autopsia e nove indagati
Nove indagati dell’Ospedale San Paolo
A seguito del decesso del piccolo i genitori hanno sporto denuncia e la Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo in merito. L’inchiesta è per omicidio colposo dove sono stati iscritte nove persone – tra medici e infermieri.
L’atto dovuto è stato svolto per fare in modo che si possa far luce sul decesso di questo bambino e andare a fondo su possibili eventuali negligenze dello staff dell’istituto ospedaliero.
Le indagini dei Carabinieri di Civitavecchia proseguono senza sosta, con l’acquisizione da parte del sostituto Procuratore della cartella clinica della madre e le testimonianze dei presenti.
La nota della Asl Rm4 evidenzia:
“la nascita si è svolta regolarmente per poi osservare, nonostante l’assistenza intensiva, un deterioramento ingravescente e irreversibile delle condizioni cliniche del neonato fino al decesso”
I risultati dell’autopsia
Secondo le prime indiscrezioni sui risultati dell’autopsia, la causa del decesso sarebbe da imputare ad una polmonite da aspirazione di meconio. Questo sarebbe quindi accaduto dopo due ore e mezzo al parto del 22 ottobre.
Stefano D’Errigo – come evidenzia anche FanPage – è il medico legale che ha svolto l’autopsia sul corpicino con la presenza dei legali degli indagati e famiglia del bambino.
Il piccolo potrebbe quindi essere morto per una polmonite a seguito di aspirazione del liquido amniotico – da confermare quando il medico depositerà tutta la documentazione.
Quello che gli inquirenti vogliono capire è se si sarebbe o meno potuti intervenire prima del parto grazie a delle analisi e controllo dei tracciati – oppure dopo con la liberazione del corpo dal liquido amniotico aspirato durante il parto stesso.