Alberto Fernandez ha vinto le elezioni in Argentina con il 48% dei consensi. Storia e ascesa del candidato peronista
Le elezioni in Argentina si sono concluse con la vittoria di Alberto Fernandez.
Storia e ascesa del nuovo Presidente
Classe 1959, Alberto Fernàndez, nato a Buenos Aires è un professore universitario e avvocato. Laureatosi in Giurisprudenza, nel suo passato ha un curriculum ricco di esperienze politiche. Vicedirettore degli affari legali del ministero dell’Economia prima, sovrintendente nazionale per le assicurazioni poi.
Nel 2000 viene eletto legislatore della città di Buenos Aires, dopodiché, dal 2003 al 2008 è capo di Gabinetto di Nestor Kirchner e poi di sua moglie Cristina Kirchner. Nel luglio del 2008 si dimette dalla carica perché non in linea con le scelte economiche della Kirchner. Nel 2015 si candida alla presidenza, dove arriva terzo.
Elezioni in Argentina: la vittoria di Fernandez
Oggi, Alberto Fernández del Frente de Todo, candidato peronista di opposizione, è il nuovo Presidente dell’Argentina. Fernández ha ottenuto il 48,1 per cento dei voti, quando si è concluso lo scrutinio del 97% delle schede elettorali. Macri si è fermato al 40 per cento. Il terzo più votato è stato Roberto Lavagna, a capo di Consenso Federal 2030, coalizione di centro, che ha ottenuto il 6,1 per cento dei voti.
Nessun ballottagio, quindi, visto che la legge elettorale in Argentina non lo prevede nel caso di una vittoria al primo turno ottenuta con il 45% dei voti, o almeno con il 40%, purché ci siano dieci punti di vantaggio sul secondo candidato.
Una vittoria ampiamente prevedibile visto che alle elezioni primarie tenutesi lo scorso mese di agosto, che in Argentina equivalgono ad una sorta di pre-elezioni, Fernández aveva ottenuto il 47,79 delle preferenze, mentre il vcandidato uscente Macri il 31,80.
“Diventeremo l’Argentina che ci meritiamo”
ha detto alla folla di elettori il neo presidente, che ha scelto come vice la ex presidente Cristina Fernandez de Kirchner.