Donald Trump ha dichiarato che Abu al-Hassan al Muhajir, successore di Al Baghdadi, è stato ucciso domenica dall’esercito curdo.
Per Donald Trump si tratta di una vittima eccellente poiché numero due del Califfo.
Chi era il successore del Califfo
Sarebbe stato rintracciato a causa di un pezzo di biancheria intima e da un campione di sangue. Così la squadra Delta Force ha raggiunto Abu al-Hassan al Muhajir per ucciderlo. L’indumento intimo sarebbe stato sottratto da un informatore delle milizie curde.
L’uomo viveva in un covo sotterraneo costituito da una rete di tunnel sotterranei dai quali non ha più visto la luce. I tunnel erano parecchio attrezzati: sistemi di ventilazione, illuminazione e molti libri religiosi. Era consentito l’utilizzo dei cellulari. Le uniche comunicazioni del califfo avvenivano con flash drive. Se voleva spostarsi utilizzava due pick-up bianchi della Toyota.
Donald Trump esulta
La notizia dell’uccisione è giunta domenica ed è stata confermata dal Presidente degli Stati Uniti. Abu Al Hassan Al Muhajir era il portavoce dell’Islam nonché numero due del Califfo. La morte è avvenuta per mano dell’esercito curdo guidato dall’offensiva americana. L’obiettivo è demolire, pezzo dopo pezzo, l’Isis. Quella del successore di Al Baghdadi è stata una morte che ha fatto esultare il Presidente poiché fortifica l’immagine di “commander in chief”.
Come si legge da TgCom24, Donald Trump dopo la morte di Al Baghdadi ha affermato:
“Non daremo tregua ai leader del terrorismo jihadista, che si tratti dell’Isis od i Al Qaeda”
Infatti, così è stato. Nel giro di qualche ora è stato in grado di portare a casa un’altra “conquista” come ha scritto egli stesso su Twitter:
“Mi hanno appena confermato che il sostitutuo numero uno di al Baghdadi è stato ucciso dalle truppe americane. molto probabilmente avrebbe preso il suo posto. Ora anche lui è morto”
Ora nel mirino si trova Abdullah Qardash che ora potrebbe essere il vero successore del Califfo, anche se da alcune fonti, l’uomo risulterebbe già morto.