La strage della Torre di Londra ha ucciso 72 persone e ora spuntano dei retroscena e accuse contro i Vigili del Fuoco di Londra
La strage della Torre di Londra torna ad irrompere non solo per il doveroso ricordo delle vittime ma anche per dei retroscena in merito alle accuse dirette contro i Vigili del Fuoco
Che cosa è successo alla Greefell Tower?
Era il 14 giugno 2017 quando la Greenfell Tower ha preso fuoco all’una di notte a causa di un corto circuito, per un frigorifero difettoso situato al quarto piano. Sei minuti dopo la chiamata ai Vigili del Fuoco la prima squadra si è trovata sul posto e sono riusciti a spegnere parte dell’incendio, ma lo stesso si era oramai propagato ai piani superiori a causa della devastazione del rivestimento esterno.
Per tutta la vicenda sono stati impiegati 250 pompieri con 45 autopompe. Gli stessi – secondo le varie ricostruzioni – hanno cercato di entrare all’interno dell’edificio ma senza esito positivo vista la propagazione delle fiamme.
Nel disastro sono morte 72 persone e il 16 giugno il capo delle operazioni di spegnimento ha confermato che non c’era più nulla da fare per le vittime all’interno.
Tra loro anche due italiani, i fidanzati Gloria Trevisan e Marco Gottardi.
Le accuse verso i Vigili del Fuoco
Il rapporto firmato dal responsabile sull’inchiesta del rogo è stato pubblicato in anteprima sul Guardian e dalla Bbc. Lo stesso, di 11 pagine, mette l’accento sulle responsabiltà dei Vigili del Fuoco evidenziandoli come
“gli uomini della london fire brigade non erano preparati e questo ha contribuito al grave bilancio delle vittime”
Secondo Moore Bick c’è stata una mal organizzazione nonché preparazione e pianificazione:
“non avevano la formazione adeguata per gestire un incendio di tale entità”
Sottolineando che se avessero saputo come agire, sicuramente non ci sarebbe stata questa strage di persone:
“sono arrivati quando l’edificio era già diventato una trappola mortale”