Genitori distrutti dalla morte del loro figlio di soli nove anni decidono di mettere fine alla loro vita. I due corpi sono stati trovati vicini.
La perdita di un figlio per un genitore può essere un trauma insopportabile. Soprattutto se quella morte arriva dopo una lotta durata anni contro un tumore.
Il bimbo era malato di tumore
Per dei genitori può essere estremamente difficile sopportare la morte del proprio figlio. Lo è quando si perde una persona cara, figuriamoci il sangue del proprio sangue. Ecco quindi che un dolore insormontabile prende il sopravvento e nella mente si innesca un meccanismo che non vuole far altro che vuole far smettere di soffrire. Saranno stati proprio questi i pensieri che hanno condotto i genitori di Cristian Dimitris Avara, il bambino di nove anni affetto da tumore al cervello diagnosticatogli all’età di soli due anni. La lotta a questo male era durata molti anni ma il piccolo non ne è uscito vincitore.
I genitori si sono suicidati quasi in simultanea
Come si legge dal Daily Mail, i due genitori di 46 anni, si sono tolti la vita quasi in sincrono. La madre impiccandosi, il padre, dopo aver assistito alla morte delle moglie ha imitato il gesto. Il lascito della coppia è stata una lettera di 13 pagine da cui è emerso tutto il loro dolore. Un dolore che durava da anni e con il quale non potevano più convivere.
La madre di Cristian era autrice di un blog appena scoperta la malattia, dal quale si legge:
“Mi è venuta voglia di morire non appena ho sentito la diagnosi. La nostra speranza che Cristian sia un bambino fortunato e che il tumore smetta di crescere è ormai spezzata”.
I corpi della coppia sono stati trovati vicini. Una lotta, la loro che avevano affrontato anima e corpo ma che li ha visti perdere.