Donna morta a Bergamo, ferite e forbici sul pavimento: gli inquirenti non escludono la pista di omicidio

Bruna Calegari è la donna morta a Bergamo in Municipio, mentre stava lavorando. Ecco cosa è accaduto

Donna morta a Bergamo
Donna morta a Bergamo

Grande mistero per la donna morta a Bergamo ritrovata sul pavimento del suo ufficio. Ma gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi.

La morte di Bruna Calegari

Nel pomeriggio di ieri 31 ottobre l’impiegata del Municipio Bruna Calegari è stata trovata morta in circostanze misteriose nel suo ufficio al Municipio di Zandobbio.

I colleghi hanno riferito che alle ore 13 hanno sentito un grande tonfo al primo piano, come se qualcosa fosse caduto sul pavimento: ma nessuno si è preoccupato subito, infatti la donna era solita fermarsi oltre l’orario di lavoro previsto per le 12.30.

Erano le 14 quando alcuni impiegati hanno deciso di andare a vedere come mai la collega Calegari non fosse ancora uscita e se avesse avuto bisogno di aiuto. Una volta entrati nell’ufficio hanno trovato la donna riversa sul pavimento e priva di vita.

Vicino a lei una forbice lunga sporca di sangue e una scaletta, anch’essa sporca di sangue. Immediata l’allerga a 118 e Carabinieri che sono subito entrati in azione per capire cosa possa essere accaduto.

Le ipotesi sulla morte della Calegari

Non si esclude alcuna ipotesi, soprattutto quella di incidente o di omicidio. Sul corpo i segni più evidenti sono – come evidenzia Bergamo Newsdue sul petto – uno marginale e uno sul collo.

Vista la disposizione delle ferite i Carabinieri di Trescore Balneario e del nucleo investigativo di Bergamo indagano a tappeto, con la coordinazione di Letizia Ruggieri – sostituto procuratore. Una caduta accidentale dalla scaletta o un omicidio?

Martedì verrà svolta l’autopsia sul corpo della donna per capire come sia morta e se ci sia stata anche una caduta accidentale.

I colleghi hanno testimoniato di una lite con un collega, ma lo stesso non è considerato tra i sospettati. Nella giornata di oggi verranno svolti ulteriori interrogatori tra i colleghi.

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