La nave della Ong tedesca Sea Eye è a poche miglia dalle coste siciliane e chiede che venga concesso l’attracco per far sbarcare le 88 migranti
Dopo la vicenda dei migranti della Ocean Viking, un altra Ong la Alan Kurdi carica di migranti in fuga dalle coste libiche chiede da 7 giorni di poter attraccare in Sicilia.
La vicenda della Ocean Viking
Si è appena conclusa la vicenda della Ong di SOS Mediterranéè e Medici Senza Frontiere Ocean Viking che per 10 giorni è rimasta in mare in attesa del permesso di poter attraccare e sbarcare i 104 migranti a bordo.
Numerose le polemiche all’interno del mondo politico e dell’opinione pubblica tra chi chiedeva di rispettare il principio dell’accoglienza e dei diritti umani e chi invece non apprezzava un nuovo sbarco sulle nostre coste.
Il Governo infine ha raggiunto l’accordo con Francia e Germania per la ricollocazione dei migranti e la Ocean Viking ha ricevuto l’ok allo sbarco nel porto di Pozzallo.
Nuova emergenza migranti al largo della Sicilia
La situazione al largo delle coste italiane non è tranquilla: la nave Alan Kurdi come si legge su Ansa.it è al suo 7 giorno di permanenza a poche miglia dalla Sicilia ed è entrata in acque italiane.
Una settimana fa riporta IlGiornale infatti 92 migranti erano stati soccorsi al largo delle coste libiche, ma le forze dell’ordine libiche dopo aver circondato la nave avevano chiesto alla Alan Kurdi di non proseguire le operazioni di salvataggio perchè in acque di competenza libica.
Dopo le tensioni con esplosione di colpi da parte dei militari libici la situazione si è normalizzata e la Alan Kurdi ha potuto allontanarsi in mare.
Da allora i migranti sulla nave della Ong tedesca Sea Eye attendono di poter sbarcare ma quattro soli sbarchi sono stati concessi dalla Guardia Costiera fino ad ora per ragioni sanitarie : le ultime una donna incinta domenica scorsa e una giovane ragazza di venti anni.
“Ottantotto persone rimangono con noi, quando termina questo blocco?”
E’ il comunicato della Sea Eye su Twitter.
La situazione è ancora in stallo con il Viminale che non ha ancora rilasciato nessuna comunicazione e la polemica intorno agli sbarchi che si fa sempre più pressante.