La vicenda dell’alunna disabile di Lodi i cui compagni di classe erano rimasti a casa per protesta da parte dei loro genitori
La vicenda dell’alunna disabile di Lodi ha fatto il giro del web e ora spunta la verità in merito alla protesta dei genitori, attaccati dagli utenti
La vicenda di Lodi
La vicenda risale alla metà di ottobre scorso, quando una classe intera di alunni della scuola elementare Ada Negri di Cordegliano Laudense fu tenuta a casa dai genitori per protestare contro la presenza di un’alunna disabile.
I genitori dei bambini precisarono di essere preoccupati per la mancanza di riscontri da parte degli insegnanti, vista la problematica di gestire una bambina aggressiva con handicap.
La risposta dell’Istituto fu chiara:
“La scuola è aperta a tutti.”
Gli insegnanti organizzarono anche una manifestazione per ricordare il valore dell’inclusione.
Mancata copertura di sostegno
Durante l’assemblea straordinaria indetta dalla dirigente dell’Ada Negri lo scorso 29 ottobre si è registrato un clima teso. Gli insegnanti hanno manifestato con striscioni, i genitori dei bambini si sono sentiti attaccati come responsabili dell’accaduto.
In quell’occasione è stato contattato il vicepresidente della onlus Genitori Tosti in Tutti i Posti di Lodi, Giovanni Barin.
“Queste complessità dovrebbero avere un’attenzione ben più profonda e tempestiva da parte degli Enti statali e locali che affiancano la scuola”
ha spiegato Barin. Durante l’assemblea si è scoperto che l’alunna disabile non aveva una copertura di sostegno completo, che le veniva offerto soltanto per alcune ore.
La famiglia della bambina ha ricevuto diversi attacchi sui social e la Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) si è detta disposta ad aiutarli e sostenerli.
Intanto la situazione a scuola sembra essere tornata alla normalità. La bambina ed i suoi compagni sono rientrati in classe; l’alunna ha ottenuto la copertura completa delle ore di sostegno e assistenza scolastica dagli enti preposti.