Dopo gli esiti della terza autopsia di Mario Biondo la famiglia sbotta e intende andare avanti per avere giustizia
I genitori di Mario Biondo non ci stanno e non intendono fermarsi fino a quando non verrà fatta giustizia per loro figlio.
Gli esiti della terza autopsia
Il cameraman sposato con una conduttrice spagnola molto famosa, viene trovato a casa sua – nel soggiorno privo di vita. Impiccato ad una libreria e nel 2013 il caso viene archiviato come suicidio.
Grazie alla battaglia dei genitori si riesce a smuovere qualcosa e scoprire nel tempo delle lacune sia nelle indagini e sia nella prima autopsia. La dinamica del presunto suicidio, infatti, non ha mai convinto essendo la vittima molto alta e la libreria rimasta “ferma” nonostante il peso e l’urto che dovrebbe aver subito.
Il papà e la mamma non si sono mai arresi, mai pensando che quel ragazzo bello e pieno di vita potesse porre fine alla sua vita:
“era felice del suo lavoro, faceva progetti. nessun segnale né che si potesse suicidare e né che potesse essere ucciso”
Le parole di mamma Santina
La mamma del ragazzo ha rilasciato una intervista inedita per Today, raccontando il suo dolore quando gli esiti della terza autopsia hanno confermato l’ipotesi di suicidio:
“mio figlio non era depresso, questo è un omicidio e lo dimostreremo”
Evidenziando – sempre durante l’intervista inedita – che i consulenti stanno preparando una relazione al fine di contrastare l’esito finale:
“noi pensiamo che mario sia stato messo ko da un colpo e poi strangolato e infine appeso per fingere un suicidio – come è chiaro dalla posizione innaturale del corpo”
Sul corpo è stato infatti trovato un colpo ricevuto sull’arcata sopraccigliare destra – sottolineata dalla Procura come qualcosa che non avrebbe potuto fargli perdere i sensi.
Tantissimi ancora i dubbi da chiarire e mettere in luce, con una famiglia che non ha intenzione di arrendersi sino a quando non verrà fuori la verità.