Nuovo scandalo presso la corte Inglese, il Principe Carlo al centro di una Truffa. Ecco che cosa è accaduto
Ultimamente il Principe Carlo d’Inghilterra era stato al centro dei gossip a causa dell‘imbarazzante abitudine dopo lo scandalo di Andrew Windsor, il quale recentemente è stato accusato di molestie.
Nelle ultime ore è ritornato al centro dei riflettori perchè secondo quanto rivelano i tabloid britannici sarebbe stato al centro di una truffa per oltre 50 milioni di sterline. Scopriamo di più.
Principe Carlo protagonista di una truffa
Secondo quanto rivelano i tabloid Carlo d’Inghilterra sarebbe stato vittima di una grande truffa artistica.
Come è noto, il figlio della Regina Elisabetta in questi giorni avrebbe organizzato una mostra presso, Dumfries House, la sede della sua fondazione la ‘The Prince’s Foundation’, ove ha esposto 17 quadri di grandi autori come Monet, Picasso e Dalì provenienti dalla collezione di James Stunt.
Ma a quanto pare tra le opere prese in prestito dal padre di Harry e William ce ne sarebbe certamente un ‘falso’. In particolare un quadro di Monet dal valore stimato di circa 50 milioni di sterline.
Principe Carlo, scatta la denuncia contro Tony Tetro
Dopo lo scandalo, è subito scattata la denuncia contro Tony Tetro celebre falsario di opere d’arte. Quando è esploso lo scandalo? Subito dopo che l’artista statunitensi ha richiesto la ‘paternità’ rispetto ai dipinti realizzati e successivamente rivenduto a James Stunt.
Ma dal canto suo Stunt, ovvero colui che ha dato in prestito la sua collezione privata per Dumfries House, da un lato nega qualsiasi tipo di rapporto con Tetro e l’acquisto dei suoi quadri e dall’altro invece tuona che nessuna delle sue opere sia un falso.
Al centro del mirino prosegue il tabloid britannico anche un Picasso da 42 milioni di sterline e un Dalì da 12 milioni di sterline, i quali sarebbero anche questi categpricamente falsi.
Attualmente le opere sarebbero state rimosse da Dumfries House rispedite subito al mittente. Le opere sono state già rimosse dalle pareti e rispedite al suo ‘possessore’.