Ex Ilva, rescissione del contratto di ArcelorMittal: sindacati furiosi

Caos nella ex Ilva dove la AncelorMittal ha rescisso il suo contratto. Ora i sindacati sono furiosi per le gravi conseguenze ai lavoratori

Ex Ilva
Ex Ilva

Un gesto inaspettato per la ex Ilva e la rescissione del contratto da parte della ArcelorMittal: gravi le conseguenze per i lavoratori.

La rescissione del contratto di ArcerlorMittal

Una notizia inaspettata che vede la notificazione ai commissari straordinari di voler rescindere l’accordo per l’affitto con acquisizione attività e controllate acquisite con l’accordo chiuso lo scorso 31 ottobre.

Tale decisione si apprende a seguito di un comunicato della Multinazionale. La nota parla chiaro e mette in evidenza che viene chiesto ai commissari straordinari di prendersi le proprie responsabilità:

“delle attività e dei dipendenti entro trenta giorni dal ricevimento di questa comunicazione”

Ovvero in merito alla volontà della multinazionale di abbandonare tutto quanto. Non solo, si evince inoltre che:

“l’eliminazione della protezione legale dal 3 novembre giustifica la comunicazione di recesso”

Tale protezione si definiva indispensabile per attuare il piano ambientale senza rischio penale. Sempre secondo la nota ora i provvedimenti che sono stati emessi dal Tribunale di Taranto

“obbligano i commissari straordinari di ilva a completare le iscrizioni entro il 13 dicembre pena lo spegnimento dell’altofono 2”

Importante e che determinerebbe l’impossibilità di attuare il piano industriale nonché andare avanti con le note del contratto.

La replica dei sindacati

I sindacati replicano immediatamente preoccupati per il futuro dei dipendenti. Evidenziano che da questo momento ci sono 25 giorni in cui impianto e lavoratori eseguiranno le attività sotto amministrazione straordinaria:

“un capolavoro di incompetenza e pavidità politica”

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