La Manovra arriva in Parlamento ed è la prima legge di bilancio del nuovo Governo giallo rosso. Ecco tutte le tappe e i tempi di approvazione
Il Governo giallorosso presenta la manovra e la sua prima legge di Bilancio che approda sulle scrivanie del Parlamento. Ecco tutti gli step che seguirà
Gli step della Manovra 2020
Oggi la legge di Bilancio approda in Parlamento, seppur con due settimane di ritardo. Infatti la sua consegna era stata prevista per il 21 ottobre slittata poi successivamente per alcuni batti becchi e modifiche in merito.
La stessa ha avuto la conferma dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla Ragioneria di Stato, così che oggi arrivi a Palazzo Madama il testo della prima Legge di Bilancio del Governo Conte Bis.
Successivamente, nella giornata di domani, si apre la sessione dedicata nel pomeriggio con l’assegnazione alla commsione. Per l’approvazione si ha tempo un mese – uno per ciascuna delle due Camere – con una corsa contro il tempo al fine che venga approvata entro il 31 dicembre.
Questa volta si troverà davanti un piccolo ostacolo, ovvero Claudio Borghi tra la presidenza della Commissione di Bilancio – esponente Lega – che potrebbe decidere per molte modifiche in merito – l’ordine dei lavori e ammissibilità di tutti gli emendamenti.
Cosa accade dopo?
Mentre si svolge la sessione di bilancio, il documento verrà esaminato in sede esclusiva dagli organismi parlamentari. Gli stessi potranno verificare la possibilità di modifiche varie ed eventuali.
L’esame preliminare viene fatto dal Presidente del Senato con verifica sulle norme estranee. Una prima fase della durata di circa una settimana con audizioni dei principali protagonisti – tra cui il Ministro dell’Economia – al parallelo della Commissione Finanze.
Un’altra settimana per la discussione generale e poi la presentazione degli emendamenti che vengono votati nei 10 giorni successivi.
Se tutto va come da calendario, questa legge di Bilancio potrà essere approvata tra fine novembre e prima settimana di dicembre – con passaggio successivo a Montecitorio.