Sono arrivati i risultati della perizia per la bambina morta nel Reno e ora i genitori chiedono la verità. Ecco cosa è accaduto
La bambina morta nel Reno era in compagnia di educatori e altri ragazzini. Ora la perizia mostra una verità agghiacciante.
La morte di Blessing nel Reno
Era il 4 luglio quando Blessing viene trovata morta durante la gita parrocchiale presso il campo estivo a Molino del Pallone. Novanta bimbi e 15 operatori, prima di pranzo la bimba è andata a fare il bagno con una sua amica.
Ma da quel momento inizia la tragedia, tanto che uno degli operatori si accorge del suo corpicino immobile e la trasporta fuori dall’acqua. Inizia la rianimazione mentre arrivano i sanitari del 118 allertati dagli operatori che accompagnavano i bambini.
Per la piccola però non c’è più nulla da fare.
La perizia sulla morte della ragazzina
La perizia conferma la morte per annegamento, secondo i consulenti tecnici – come si evince da Il Resto del Carlino – Blessing sarebbe rimasta in acqua dai 3 ai 5 minuti.
Una verità che getta ancora più nel dolore la famiglia della bambina di sette anni, che ora desidera solo la verità di cosa sia accaduto quel giorno. La piccola viveva in provincia di Prato – Spazzavento – con i genitori e i due fratellini di 5 e 3 anni.
L’avvocato evidenzia che nell’atto formale vengono esclusi caduta, congestione o malore. Punta la luce anche sul lasso di tempo in cui la bambina sia rimasta sola con un annegamento in quei 3 o 5 minuti che non le hanno lasciato scampo:
“i genitori vogliono la verità. ora un processo per la piccola blessing”