Il treno di Pioltello è deragliato segnando una strage sulle pagine della cronaca italiana. Ma ora emergono le ultime parole del capotreno prima del buio completo
Una vera e propria strage quella del treno di Pioltello e ora emergono le ultime parole del macchinista, che sapeva a cosa stava andando incontro.
La strage di Pioltello
Era il 25 gennaio 2018 al mattino quando il convoglio si è schiantato improvvisamente, causando la morte di tre donne con 97 feriti tra gravi e meno gravi.
La carrozza poco prima delle ore sette esce dal binario e si inclina sul lato sinistro con le altre che si schiatano: un terribile boato e poi il buio. Il lavoro dei Vigili del Fuoco è stato immenso, con tantissime persone incastrate tra le lamiere e tre che sono morte durante lo schianto.
Le ultime parole del capotreno
Le parole del capotreno sono state scritte e riportate nei documenti di inchiesta della Procura di Milano. La stessa si sta adoperando per chiedere il rinvio a giudizio di 12 persone tra dipendenti e manager RFI.
Il capotreno pochi attimi prima dello schianto si è accorto che sarebbe finita in strage o comunque che sarebbe accaduto qualcosa di grave. Il suo urlo al macchinista non è servito però ad evitare morti e feriti.
Lo stesso ha evidenziato che pochi attimi prima delle sette si trovava alla vettura 4 e un rumore di sassi ha attirato la sua attenzione. I sassi sbattevano sotto il vagone violentemente e ha capito che stava per accadere qualcosa:
“ho chiamato con il telefono di servizio il macchinista e gli ho urlato di frenare”
Ma è troppo tardi perché un secondo dopo il convoglio esce dai binari e si inclina sul lato sinistro.
Tra i racconti terribili di quel giorno emergono anche quelli dei passeggeri presenti all’interno del treno – come riporta Ansa:
“un botto assordante, il treno ha cominciato ad ondeggiare”
Si teneva saldamente ma le gambe urtavano contro il sedile, il tutto accompagnato da un forte odore di bruciato e scintille:
“con il rumore dei sassi che sbattevano contro la carrozza”