L’avvertimento di Nicola Zingaretti agli alleati: cambiamento necessario o il Pd ferma la sua corsa. Critiche a Renzi
Il segretario dem attacca Matteo Renzi e agli alleati dice: “Non si può governare insieme da nemici”
L’ultimatum di Zingaretti
Un out-out senza mezzi termini quello lanciato da Nicola Zingaretti ai suoi alleati pentastellati di Governo, tramite i microfoni di La7, nella trasmissione Di Martedì.
Zingaretti rimarca il fatto che la presenza del Partito democratico al governo non sia legata alle poltrone o alle nomine.
“Il Pd sta al governo se migliora l’Italia, se le condizioni vengono meno è chiaro che viene meno anche il motivo”
ha detto il segretario dem. Certo è che la sconfitta in Umbria ha segnato un arretramento nella compagine di governo, ma, almeno secondo Zingaretti, la causa della schiacciante vittoria di Donatella Tesei non sarebbe dipesa dall’alleanza Pd-M5s. L’assenza dell’accordo avrebbe significato una sconfitta ancora più forte, è quanto sostiene il segretario del partito democratico.
L’attacco a Matteo Renzi
Se agli alleati di Governo, Nicola Zingaretti riserva un ultimatum, è all’ex segretario dem che il leader Pd destina pesanti attacchi.
“Giusto che tutti portino il contributo in un’alleanza, il problema è se porti idee solo per logorare e criticare. Aprire una polemica su una manovra sottoscritta da tutti è un’operazione di basso livello che gli italiani giudicheranno”.
Il riferimento, neanche troppo velato, è agli attacchi mossi, durante la Leopolda, dal leader di Italia Viva che ha criticato le azioni dell’esecutivo sulla manovra di bilancio 2020. Manovra che, almeno nella fase iniziale, era stata approvata anche dal suo partito al Consiglio dei Ministri.
Mostrare continui litigi al popolo italiano vorrà dire far crescere il centrodestra, è la convizione del segretario dem, che lascia un’ultima stoccata a Matteo Renzi:
“Non si può governare insieme da nemici”.
Un’affermazione che fa intuire le tensioni nella compagine di Governo.