La terribile esplosione in cascina ad Alessandria ha provocato la morte di tre Vigili del Fuoco e ora il proprietario cerca di capire cosa possa essere accaduto
Che cosa è accaduto durante l’esplosione della cascina di Alessandria, ma soprattutto perché? Il proprietario non si capacita di questo evento e vuole vederci chiaro.
Le condizioni dei tre feriti durante l’esplosione
E’ successo verso le due di notte e dopo una prima esplosione Carabinieri e Vigili del Fuoco si sono messi a lavoro, mai pensando che dopo pochi minuti una seconda esplosione avrebbe investito loro.
Sono morti tre Vigili del Fuoco dilaniati e sotto le macerie, ritrovati lontani e completamente senza divisa. Tre gli altri agenti feriti – due Vigili del Fuoco e un Carabiniere – che ora le loro condizioni sembrano piano piano migliorare.
Il Carabiniere verrà operato venerdì ad Asti:
“mio figlio è stato sbalzato dall’esplosione e riporta ferite al viso e alla gamba”
Racconta il padre di Roberto Bollengo, il Carabiniere che ha lanciato l’allarme da sotto le macerie.
Gli inquirenti hanno trovato una bombola inesplosa con un timer e dei fili elettrici, che fanno ricondurre ad un atto folle di criminalità organizzata. Enrico Cieri – procuratore di Alessandria – sta coordinando l’inchiesta per omicidio plurimo e crollo doloso.
Per il momento non ci sono indagati e la testimonianza del proprietario non da molti elementi.
Emerge un controllo fatto con l’esplosimetro per verificare una possibile presenza di gas ed è un controllo che deve essere svolto con assoluta calma.
Le parole del proprietario dell’immobile di Alessandria
Il proprietario dell’immobile – Giovanni Vincenti – è sotto shock e non crede che i dissidi familiari siano il movente di tale gesto folle:
“io non ho problemi con mio figlio assolutamente. andiamo d’amore e d’accordo”
Nonostante gli alti e bassi che in questi anni hanno colpito, con un litigio di 4 mesi per poi fare pace:
“Il perché non lo so, penso per pura invidia. negli anni ho subito diversi atti dolosi”
Evidenziando che nel paese non sono mai stati del tutto accettati, essendo loro una famiglia molto riservata:
“mai avuto grossi rapporti con il vicinato”