La superficie boschiva in Italia in soli 10 anni è cresciuta del 5%. Alcune aziende ed ONG spingono per far conoscere meglio l’energia prodotta dal legno
In Italia e in tutto il continente europeo, i boschi sono in aumento. Questo nasce dall’abbandono delle campagne e secondo i dati dal 2005 al 2015, la superficie coperta da boschi è cresciuta del 5%. Nel nostro paese si è arrivati a circa 10,9 milioni di ettari, cioè il 36,4% dell’intera superficie dell’Italia.
Inoltre nel nostro paese, si abbattono pochi alberi, rispetto ad altri paesi del sud Europa. Si parla di una percentuale compresa tra il 18 e il 37% di quanto il bosco ricresce, mentre nel resto dell’Europa del sud l’abbattimento è tra il 62% e il 67%.
La campagna L’Italia che Rinnova e le biomasse legnose
Si tratta di dati che vengono forniti dalla campagna L’Italia che rinnova, che ha come scopo il far conoscere come dal legno possa scaturire energia in modo pulito ed è stata promossa dall’AIEL cioè l’associazione dell’aziende del settore ma anche da ONG che puntano alla cura dell’ambiente come Legambiente e Kyoto Club.
Esistono molte possibilità d’impiegare le cossi dette biomasse legnose cioè legna da ardere, pellet che è composto da segatura compressa o il cippato cioè scagliette di legno. Il loro impiego in Italia, rappresenta la prima fonte di energia rinnovabile, con un segmento pari al 34%. Vagliando le altre fonti d’energia da fonti rinnovabili, troviamo l’idroelettrico col 18%, le pompe di calore col 12%, il fotovoltaico col 9,5% e l’eolico con il 6,7%.
L’uso nel riscaldamento a biomassa legnosa
In Italia esistono ben oltre 10 milioni di stufe e caldaie che utilizzano le biomasse legnose per produrre calore, di cui 3 milioni funzionano a pellet, coprendo il 21% dei consumi. Circa il 51% degli italiani utilizza il metano, il 20% energia elettrica, il 4% gasolio e il 4% gpl. Le biomasse legnose hanno un costo minore rispetto ad altre fonti, si parla di 45 euro a megawattora,il metano 85 euro e il gasolio 143 euro. Al contrario di tutte le altre fonti, si tratta di fonti rinnovabili con pochissime emissioni di CO2 ed il coordinatore di Aiel, Marino Berton spiega che
“Gli apparecchi a legna e pellet di nuova generazione emettono fino all’80% in meno di polveri sottili rispetto ai vecchi impianti“
prosegue dicendo
“E l’Italia è all’avanguardia nel mondo: il 70% delle stufe a pellet in Europa sono prodotte da aziende italiane. I nostri prodotti hanno conquistato i mercati tedesco e nordeuropeo”