Per l’esplosione della cascina di Alessandria è svolta nelle indagini, con il fermo per omicidio del proprietario dopo ore di interrogatorio
Un colpo di scena nelle indagini dell’esplosione della cascina di Alessandria a poche ore dall’ultimo saluto dei Vigili, con un fermo inaspettato.
L’ultimo saluto ai Vigili del Fuoco
Ieri c’è stato l’ultimo saluto ai tre Vigili del Fuoco che hanno perso la vita durante l’esplosione dell’edificio abbandonato. Tantissima la gente che ha voluto rendere loro omaggio, con i feretri accompagnati a spalle dai colleghi distrutti dal dolore:
“noi siamo una famiglia”
Ha commentato uno dei colleghi, visibilmente commosso e addolorato per quanto accaduto. Ma nel mentre le indagini sono continuate e hanno portato ad una svolta inattesa.
Il fermo al proprietario della cascina
Questa notte dopo 10 ore di interrogatorio è scattato il fermo – come si evince da Il Corriere della Sera – per il proprietario dell’immobile, accusato di omicidio, disastro doloso e lesioni volontarie.
L’avvocato difensore di Giovanni Vincenti ha dichiarato:
“ho assistito all’interrogatori e non posso dire nulla. avrete delle dichiarazioni ufficiali”
Il Procuratore di Alessandria – Enrico Cieri – ha assistito all’interrogatorio lungo 10 ore e non ha rilasciato dichiarazioni.
La conferenza stampa con le motivazioni del fermo è prevista per questa mattina alle ore nove con i Carabinieri che hanno seguito le operazioni.
Un vero colpo di scena a poche ore dal funerale e dalle dichiarazioni dello stesso Vincenti, che ha lasciato dei nomi di chi avrebbe potuto compiere un gesto tanto folle. Le esplosioni, ricordiamo, sono avvenute a seguito della deflagrazione di bombole con il timer – di cui una inesplosa.