Il premier incontra gli operai dell’ex Ilva di Taranto. Rabbia e incertezza sul futuro dello stabilimento
Conte partecipa al consiglio di fabbrica degli operai dell’ex Ilva. Questa sera scadono le 48 ore per trovare una soluzione.
Il premier incontra gli operai
È arrivato a sorpresa per partecipare al consiglio di fabbrica di Fiom, Uilm e Fim. Dopo essere stato ad Alessandria per partecipare al funerale dei 3 vigili del fuoco morti nell’incendio della cascina, il premier, Giuseppe Conte, si è recato nello stabilimento dell’ex Ilva di Taranto, per ascoltare gli operai.
Dopo lo sciopero di 24 ore indetto dai sindacati, quello che restava nell’aria era rabbia ed incertezza per quella che sarà la destinazione dello stabilimento. Quelli che il premier incontra sono i protagonisti della protesta: una mamma che ha perso un figlio per un sarcoma provocato dalla diossina, i comitati che da anni si battono per la chiusura della fabbrica, gli operai licenziati per aver denunciato la presenza di amianto e poi quelli che, per via della decisione del colosso franco-indiano, rischiano la cassa integrazione.
Il futuro dell’Ex Ilva
Quale sarà il futuro dello stabilimento non è ancora dato sapere. Certo è che il premier Conte ha promesso una battaglia legale durissima nel caso in cui ArcelorMittal se ne andasse. Per ora, è lo stesso presidente del Consiglio ad ammetterlo: una soluzione in tasca non c’è ancora.
“Dobbiamo cambiare registro. ci confronteremo costantemente. Dobbiamo acquisire tutti i finanziamenti, cercarne altri e avere contezza del raggio di operatività”
ha ribadito il capo del governo.
Controverse anche le questioni della salute e della sicurezza: l’impatto ambientale è una prerogativa fondamentale per chi esercita un’attività economica. La rabbia incontrata davanta ai cancelli dell’Ilva, il capo del governo non smette di ricordarla.
“La città è ferita”
ammette Conte che prima di congedarsi promette agli operai di tornare presto. Intanto, questa sera scadranno le 48 ore per trovare una soluzione.