Quanto guadagna un ministro? Focus per rispondere ad una domanda che tutti si pongono
Per capire quanto guadagna un Ministro in Italia e come funzionano i contributi previdenziali, bisogna prima distinguere tra chi è un parlamentare eletto e chi è stato nominato come tecnico.
Il Presidente della Repubblica affida al Presidente del Consiglio, il quale deve stilare la sua lista dei Ministri.
Tutti gli attuali ministri del governo Partito Democratico-Movimento 5 Stelle che sono anche parlamentari percepiscono lo stipendio da senatore o deputato, pari a 14.634,89 e 13.971,35 euro al mese.
I ministri tecnici attuali percepiscono uno stipendio complessivo pari a 9.203,54 euro al mese.
Dallo scorso autunno è entrata in vigore una norma che prevede un taglio del 3,7% dei compensi.
Pertanto, un ministro tecnico percepisce 4.500 euro netti al mese, visto che sul totale lordo si applicano le trattenute per la pensione e il fondo di credito.
Pertanto, un ministro tecnico guadagna meno di un suo collega di governo che è deputato o senatore.
Come diventare Ministro?
Un modo per realizzare concretamente questo sogno è quello di impegnarsi nella politica, arrivando a ricoprire incarichi istituzionali e governativi.
Per poter ricoprire il ruolo di Ministro, si deve quindi avere alle spalle un curriculum piuttosto elevato, oltre ad una lunga esperienza nel campo politico.
È il Presidente del Consiglio dei Ministri a indicare la lista degli uomini di fiducia al Presidente della Repubblica prima della nomina.
È il Premier a sottoporre al Presidente della Repubblica, il quale avrà poi il compito di valutare e ratificare tale proposta per decreto.
Come recita l’articolo 93, una volta nominato, qualsiasi Ministro deve prestare giuramento nelle mani del Capo di Stato.
Uno degli incarichi più rilevanti che è possibile ricoprire all’interno del Governo italiano è quello del Ministro dell’Interno, che dopo il Presidente del Consiglio è una delle cariche più importanti.
I compiti di un Ministro dell’Interno sono molto numerosi e tra questi vi sono sia funzioni di prevenzione della criminalità in tutte le sue forme, che quelli di sorveglianza della sicurezza.