Sono passati alcuni mesi dall’omicidio Pomarelli ma quello che resta oltre al dolore sono le parole di Massimo Sebastiani, che racconta nei dettagli quanto accaduto in quel pollaio e dopo
L’omicidio Pomarelli ha segnato nuovamente la cronaca con un grave caso di femminicidio, ora però Sebastiani racconta ogni minimo dettaglio.
Il ritrovamento di Elisa
Due amici e la passione in comune per i campi, l’aria aperta e i lavori che richiedono forza. Un pranzo insieme come erano soliti fare poi la sparizione di entrambi nel nulla: di lei non si sà più nulla dopo che è uscita dalla trattoria di Luigi Farina – mentre lui si crea un’alibi girando per il paese e andando a cena con un’amica.
Poi prende uno zainetto e sparisce nel nulla. Giorni di ricerche e paura, per poi apprendere che sicuramente l’uomo avesse fatto del male a colei che definiva la sua amica. Elisa viene ritrovata il 7 settembre, dopo che gli inquirenti ritrovano l’uomo oramai distrutto dalla fuga di tutti quei giorni.
Massimo Sebastiani ha dormito vicino al cadavere
Secondo il Corriere della Sera, Massimo Sabastiani – tornitore in azienda con la passione per i campi – non era ossessionato solo da Elisa ma anche per altre questioni:
“gli amici mi avevano spinto ad andare da uno psicologo. ero giù per i miei debiti e il mio rapporto con lei. una dottoressa di bergamo mi stava aiutando”
Una amica di entrambi spiega che la vittima si fosse avvicinata a lui dopo aver perso un’amica di infanzia, per la quale provava un sentimento che però non era corrisposto:
“con massimo c’era stato solo un bacio perché aveva capito che non poteva avere un rapporto con lui”
Come racconta sempre l’amica Massimo parlava di lei come una fidanzata e la vittima voleva stoppare il tutto, dicendogli che aveva iniziato a frequentare una ragazza:
“so che voleva dirglielo”
In quei giorni di vagabondaggio tra i boschi, il corpo della vittima viene messo in un posto dove nessuno potesse trovarla. Di notte lui le teneva la mano fino a quando non si rese conto che lo stato di decomposizione stava cambiando le sue fattezze:
“l’unico mio pensiero era starle vicino”
Voleva suicidarsi, racconta al giudice, senza però averne il coraggio per poi consegnarsi ai Carabinieri.