Ragazza violentata in discoteca a Milano: coinvolto anche il figlio di un boss di camorra
Sarebbe coinvolto anche il figlio di un pentito nella vicenda della ragazza violentata dopo una serata in discoteca.
La violenza dopo la serata in discoteca
Aveva conosciuto quei ragazzi qualche giorno prima in quella stessa discoteca. Così la notte tra il 4 e il 5 agosto 2018 aveva deciso di trascorrere la serata con loro. Al momento di tornare a casa, i ragazzi le avevano offerto un passaggio, che lei aveva deciso di accettare.
È così che è iniziato l‘incubo per una ragazza 22enne di Milano violentata dopo una serata in discoteca a Segrate. Anziché riportarla a casa, i 3 ragazzi l’hanno condotta in un appartamento, dove i 2 più grandi l’hanno violentata a turno. Il terzo, minorenne all’epoca dei fatti, aveva filmato tutto col telefonino.
Dopo la prima violenza, i 2 aggressori l’avevano violentata una seconda volta in macchina, prima di riportarla a casa. La giovane ha raccontato di aver bevuto qualcosa che l’avrebbe stordita, probabilmente qualche sostanza stupefacente che uno dei 2 giovani le avrebbe versato nel bicchiere, mentre era seduta al bancone del locale.
Coinvolto il figlio di un pentito
A violentare la 22enne, prima nell’appartamento, poi in macchina, sarebbero stati 2 ragazzi, entrambi originari del casertano. Accusati della violenza sessuale sono Francesco F., 26enne di Caserta, e Antonio M., 32enne originario di San Felice a Cancello, un paesino del casertano.
Il 32enne era già noto alle forze dell’ordine, non solo per i diversi precedenti a suo carico per risse e lesioni, ma, soprattutto, perché è il figlio di un pentito di camorra. Il giovane era stato inserito in un programma di protezione testimoni.
Il più giovane dei 3 aggressori, 17enne all’epoca dei fatti, aveva ripreso entrambe le violenze con il suo telefonino. La decisione per lui toccherà al Tribunale dei minori.