Antonio Logli è in carcere ma le ipotesi sulla morte di Roberta Ragusa non cessano di emergere. Il corpo forse non potrà essere mai ritrovato: ecco perché
Antonio Logli è in carcere per l’omicidio di Roberta Ragusa. Il corpo della giovane madre potrebbe aver fatto una fine orribile.
La condanna per omicidio di Antonio Logli
Antonio Logli è stato condannato a 20 anni di reclusione con l’accusa di omicidio e distruzione del cadavere della moglie. La donna è scomparsa nel nulla il 13 gennio 2012 e lui si è sempre professato innocente.
Da parte sua c’è la volontà di far credere non solo che lui non l’abbia uccisa ma anche che la donna si sia allontanata volontariamente. Una serie di interviste alla nuova compagna – precedentemente amante – e ai figli che sperano in qualche modo di avere un giorno la verità, ma che credono nel padre e nella sua totale innocenza.
Quarto Grado è tornato a parlare della vicenda, cercando di raccogliere elementi che potrebbero essere di grande aiuto nel ritrovamento di qualche dettaglio per risalire a che fine abbia fatto la donna e il suo cadavere.
Il corpo di Roberta gettato e distrutto?
Durante la trasmissione il maresciallo Rino Sciuto evidenzia il suo sospetto:
“io mi sono fatto una mia personalissima opinione: a gello non ci sono i secchioni tipici che vengono prelevati dagli autocompattatori”
La sua paura è quindi che possa essere stata gettata in un secchione o in un autocompattatore.
L’ipotesi del maresciallo sarebbe dunque che Logli dopo aver ucciso sua moglie, l’abbia portata in discarica o direttamente in un autocompattatore.
La trasmissione si era già occupata di questo aspetto all’epoca, verificando dove finisse il contenuto dei cassonetti – dipartimento ora chiuso:
“questo benedetto corpo potrebbe essere in teoria nella discarica di peccioli”
La trasmissione continuerà a parlare della vicenda e cercare elementi aggiuntivi, alla ricerca della verità.