Il premier Giuseppe Conte scrive una lettera ai Ministri per rilanciare la città di Taranto, partendo dal nodo Ilva
Le parole di Giuseppe Conte ai Ministri per restituire ristoro ad una “città ferita”.
La lettera di Giuseppe Conte
È una lunga lettera – riportata da Repubblica – quella indirizzata dal premier Giuseppe Conte ai ministri dell’esecutivo. Un nodo, quello dell’ex Ilva di Taranto, ancora tutto da risolvere e dal quale ripartire per risollevare le sorti di una città ferita.
Un aspetto, quello dello stabilimento tarantino, che è solo una piccola, seppur importante parte, di un’emergenza ben più vasta che coinvolge l’intera città e la sua popolazione. Un approccio globale è, a detta del premier, l’unico plausibile per rilanciare l’intera area. Quella che la politica deve affrontare è una sfida complessa e molteplice, in cui il lavoro, la salute e l’ambiente devono essere tutelati, senza che nessuno di questi valori escuda l’altro.
Il cantiere Taranto
Il premier lancia quindi l’idea di aprire un cantiere Taranto per studiare una nuova strategia:
“All’interno del cantiere Taranto bisogna definire un piano strategico, che offra ristoro alla comunità ferita. un cantiere che metta in atto tutti gli strumenti utili per attrarre investimenti, favorire l’occupazione e avviare la riconversione ambientale.”
Un’azione mirata e sinergica quella che secondo Giuseppe Conte va portata avanti con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali. L’invito è quello di proporre, durante il prossimo consiglio dei Ministri che si terrà il 14 Novembre, soluzioni e progetti per dare il via ad uno scambio di idee.
Il premier fa sapere che Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa, ha già reso nota l’intenzione di promuovere un intervento organico. Inoltre, Paola Pisano, ministro per l’Innvazione, ha in mente un progetto per rendere Taranto la prima città italiana interamente digitalizzata.
Per oggi, intanto è previsto l’atto con cui il colosso franco-indiano ArcelorMittal recederà dal contratto.