C’è silenzio intorno all’omicidio Sacchi, dopo il suo funerale gli inquirenti continuano le indagini per scoprire la verità. Scattano gli esami sulla mazza e sulla Smart
Per l’omicidio Sacchi gli inquirenti non si fermano e ora gli amici vengono invitati a dire la verità. Importanti aggiornamenti anche sulla mazza da baseballe e sulla Smart utilizzata d Pirino e Del Grosso.
Le versioni che non convincono gli inquirenti
Ci sono molteplici versioni, video delle telecamere di sorveglianza ed elementi che sembrano scontrarsi l’una con l’altra. La fidanzata della vittima continua a sostenere la stessa versione, anche se i referti dell’ospedale e le testimonianze sembrano non darle ragione.
Allo stesso tempo i due in galera accusati di omicidio forniscono la loro di versione, esattamente come gli amici presenti lì quella notte e Giovanni Princi – scappato dopo l’omicidio.
Quello che è certo anche dagli esami dell’autopsia sul ragazzo è che lo stesso sia stato picchiato con la mazza da baseball – visti i lividi sul corpo – e poi un colpo di pistola alla testa lo abbia ucciso.
Mistero anche su chi abbia nascosto l’arma del delitto e sul contenuto dello zainetto, fatto ritrovare da Del Grosso completamente vuoto.
L’interrogatorio agli amici e le analisi sulla mazza
Scattano le analisi sulla mazza da baseball e sulla Smart in noleggio, presa da Pirino e utilizzata insieme a Del Grosso la notte dell’omicidio.
Nella prossima settimana verranno ascoltati gli amici a Piazzale Clodio vedendo se le versioni resteranno le medesime oppure ci saranno dei nuovi elementi. Nella stessa sede potrebbe anche essere sentita Anastasiya in veste di testimone e Giovanni Princi, uno dei protagonisti di questa storia complicata.
Non è ancora stato definito un orario e una data, tanto che gli inquirenti stanno cercando di mantenere il massimo riserbo al fine di non far trapelare dettagli fondamentali.