Quali sono le novità in arrivo per i contribuenti fiscali che dovranno pagare la Tari 2020?
Manca poco alla scadenza fiscale fissata nel mese di dicembre 2019 per adempiere al pagamento della Tari.
Entro la fine del corrente anno prepariamoci a pagare la tassa sui rifiuti solidi urbani o versare il saldo se si è già provveduto a pagare un acconto.
L’incasso della Tari non è la stessa per tutti i Comuni, ma dipende dalla delibera dell’Ente comunale.
Scopriamo in questa guida che cos’è, chi la deve pagare e quali sono le novità per la nuova Tari 2020.
Tari 2019: che cos’è e chi la paga?
La Tari è la tassa relativa alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti in Italia applicata dai Comuni. Introdotta oramai da 5 anni, la Tari è un “accorpamento” delle precedenti tasse: il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) e la tariffa di igiene ambientale (TIA).
La Tari 2019 deve essere pagata:
- dal proprietario residente in un determinato immobile;
- dal soggetto che garantisce i servizi nelle aree commerciali e nei locali in multiproprietà;
- dall’inquilino residente nell’immobile con un contratto di locazione di durata superiore ai 6 mesi.
Tari 2019: Soggetti esclusi
Non rientrano nel pagamento della Tari 2019 le aree condominiali comuni e non utilizzate in via esclusiva; le aree come cantine, terrazze e balconi e le aree scoperte accessorie a locali tassabili.
Tari 2020: quali sono le novità?
Nel 2020 debutterà la nuova Tari, che sarà calcolata secondo criteri di semplicità per fornire maggiore chiarezza ai contribuenti
Rispetto al calcolo attuale, la nuova Tari 2020 sarà più omogenea fra i vari Comuni italiani.
A sancirlo è la delibera n. 303 del 2019 dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA).
Ogni cittadino sarà messo al corrente di quanto paga per ogni singola voce nel suo Comune di appartenenza.