Tre arresti per maltrattamenti in famiglia nel Lametino. Divieti di avvicinamento in applicazione della nuova norma del Codice Rosso
Maltrattamenti in famiglia: 3 uomini arrestati a Lamezia. La nuova normativa denominata Codice Rosso.
Tre arresti per maltrattamenti in famiglia
Tre arresti nel giro di pochi giorni quelli avvenuti a Lamezia Terme per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Come riporta il Lametino, nei confronti dei 3 uomini è stata disposta la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione e ai luoghi frequentati dalla vittima (in tutti e 3 i casi la vittima era sempre la partner). Nel caso di un incontro occasionale, gli aggressori sono obbligati a tenere una distanza di almeno 200 metri e non comunicare con la vittima e la sua famiglia in alcun modo.
Nel primo caso, l’aggressore ha maltrattato la compagna per circa 3 mesi, anche in presenza dei figli minori della coppia. La donna, nonostante abbia sporto denuncia, ha continuato a subire molestie e vessazioni, fino all’ultima aggressione avvenuta pochi giorni fa.
Nel secondo caso, il compagno ha perseguitato e vessato la sua vittima per oltre 3 anni. La scorsa estate, dopo le continue violenze e scenate di gelosia, la donna ha deciso d’interrompere la relazione. L’uomo, che non si è rassegnato a quella rottura, ha continuato a seguirla e ad inviarle messaggi minatori ed ingiuriosi.
Nel terzo caso, dopo una relazione interrotta all’inizio del 2017 per volere dell’uomo, il comportamento dell’aggressore è diventato autoritario e prevaricatore, fino a che l’uomo non ha iniziato ad alzare le mani anche sui figli che la donna aveva avuto da una precedente relazione. La compagna ha quindi deciso di denunciarlo.
La norma del codice rosso
Con la nuova norma del codice rosso la polizia giudiziaria deve comunicare al magistrato i reati di maltrattamenti, violenza sessuale di cui viene a conoscenza e la vittima dev’essere ascoltata entro 3 giorni dalla denuncia.
Le pene aumentano fino a 6-12 anni anziché 5-10 anni. Per i maltrattamenti contro familiari o conviventi, gli anni di carcere previsti passano a 3-7, anziché 2-6.