La morte di Peppe Lucifora ha scatenato rabbia e dubbi tra gli abitanti del suo paese, ma ora i risultati dell’autopsia danno dettagli agghiaccianti
La morte di Peppe Lucifora è ancora immersa nel mistero ma quanto si evince dall’autopsia potrebbe dare una svolta a tutto il caso.
La morte dello Chef a Modica
Una personalità molto forte e molto conosciuta a Modica, non solo per le sue doti da Chef ma anche per essere un punto di riferimento tra il folklore e le feste di tutta la contea.
E’ stato trovato morto a casa sua, senza alcune lesione esterna ma sin da subito gli inquirenti non hanno pensato ad una morte naturale o accidentale.
I risultati dell’autopia però non concordano con certe supposizioni, dando dei risultati agghiaccianti.
I risultati dell’autopsia
Lo Chef non è morto per cause naturali, nonostante sul suo corpo non ci siano lesioni se non sul viso. L’autopsia ha fatto quindi luce sulla violenza e la tragicità di questo delitto.
Viene confermata la morte per asfissia meccanica violenta, che potrebbe significare che l’uomo sia stato aggredito a colpi di pugni in faccia sino al suo strozzamento e annegamento nel suo sangue.
Peppe è stato quindi preso a pugni in faccia che gli hanno provocato delle fratture zigomatiche – come riporta il media locale RagusaOggi – e che non conoscesse la vittima viste le condizioni della sua abitazione.
Per questo motivo gli inquirenti potrebbero dare una risposta al fatto di aver trovato i quadri storti e qualche elemento che possa far ricondurre ad una rapina. Non ultimo, tra le varie ipotesi, visto che l’uomo è stato trovato semi nudo – potrebbe aver fatto entrare in casa la persona e poi reagire per una richiesta di denaro.
Quello che sino ad ora è che lo chef non sia morto per cause naturali, ma per strozzamento e annegamento nel proprio sangue.