La notizia diffusa dai giornali della recita di Natale vietata in un asilo a causa delle proteste dei musulmani sarebbe una bufala. La smentita della scuola
La recita di Natale vietata in un asilo a causa di divergenze tra religioni ha indignato l’Italia ma risulterebbe essere solo una bufala. Le parole della Dirigente scolastica parrebbero smentire la vicenda. Tutti gli ultimi aggiornamenti.
La vicenda che ha sollevato molte polemiche
Dala provincia di Ancona, precisamente da Moie, solo pochi giorni fa era arrivata una notizia riportata da vari quotidiani come Il Giornale ed Il Messaggero, che ha suscitato in poche ore delle feroci polemiche.
A quanto riportato, nella scuola materna Gianni Rodari sarebbe stata negata l’autorizzazione alla realizzazione della tradizionale recita di Natale.
Il motivo sarebbe stato la presenza di una forte opposizione dei genitori di religione islamica che avrebbe portato la Dirigenza ad annullare l’evento.
Come è immaginabile, il caso ha sollevato numerose polemiche sia nell’opinione pubblica sia nei dibattiti politici.
Oltre ai genitori dei piccoli frequentanti della scuola, le proteste sono arrivate anche dal primo cittadino Tiziano Consoli che avrebbe dichiarato come si legge su Il Giornale:
” In un sistema pluralistico come il nostro, togliere la recita di Natale per tutelare alcune persone rischia di scontentarne altre”
Un invito alla condivisione di un momento di allegria più che un’occasione di acuire le divergenze religiose che ha visto moltissime persone concordi.
La smentita della scuola
La vicenda ha infiammato la polemica essendo una tematica molto sentita solo di poche ore fa parrebbe essere giunta la smentita ufficiale dalla scuola come riportato oggi da Fanpage.
La testata giornalistica avrebbe raccolto le dichiarazioni della Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale Carlo Urbani, Patrizia Leoni:
“La recita di Natale si svolgerà regolarmente e non è mai stata annullata”
La Dirigente spiega poi come sarebbe andato l’equivoco che avrebbe dato vita alla bufala diffusa sui giornali:
“La scuola si è semplicemente limitata a chiedere se ci siano bambini che preferiscono non partecipare ed eventualmente dare un altro contributo alle festività natalizie”.
Elencando poi i numerosi progetti di inclusione ed integrazione scolastica di cui proprio il suo Istituto si sarebbe fatto promotore negli anni.
Nelle prossime ore si capirà se la polemica si spegnerà ora che la vicenda pare chiarita e se anche per i bambini della scuola Rodari pare ci sarà un Natale come tutti gli altri.