Proseguono le proteste ad Hong Kong dove un agente è stato colpito da una freccia. Domani scuole chiuse
Scontri ad Hong Kong: poliziotto ferito da una freccia. Lunedì le scuole resteranno chiuse.
Proteste ad Hong Kong
Non sembrano destinate a concludersi le proteste ad Hong Kong. Nuovi scontri si sono verificati ieri tra Polizia e manifestanti in tutta la città. Dal campus dell’università del Politecnico, gli studenti hanno lanciato frecce contro gli agenti di polizia; uno di loro si è ferito al polpaccio.
Con le catapulte costruite nei giorni scorsi, i manifestanti hanno scagliato bottiglie molotov contro le forze dell’ordine. Gli agenti hanno utilizzato gas lacrimogeni e idranti contro i manifestanti ed hanno invitato la popolazione a non dirigersi nell’area del Politecnico, dove la situazione sembra destinata a peggiorare.
Scuole chiuse
L’ufficio di Istruzione ha annunciato la chiusura di tutte le scuole per la giornata di domani, prevedendo una riapertura delle stesse già da martedì, se la situazione dovesse migliorare.
La chiusura degli istituti scolastici è in corso da giovedì, quando le proteste hanno bloccato intere aree della città, provocando caos e disagi anche alla viabilità.
Le manifestazioni ad Hong Kong sono iniziate lo scorso 9 giugno scorso, quando il governo promulgò un emendamento alla legge sulle estradizioni. L’emendamento, ritirato il 24 ottobre, non è mai stato approvato, ma ciò non è servito a fermare l’ondata di protesta.
Agli inizi di ottobre la città ha dichiarato lo stato di emergenza, vietando a chiunqui protesti in strada di coprirsi il volto. Le manifestazioni si sono fatte più violente da quando si è diffusa la notizia della morte di un giovane studente caduto dal terzo piano di un parcheggio, mentre la polizia stava effettuando uno sgombero del palazzo.
Ormai, le manifestazioni sono ormai divenute una protesta accesa contro l’ingerenza, non gradita, della capitale nella regione di Hong Kong.