Pian piano spuntano dei dettagli inediti sulla scomparsa di Maria Chindamo e delle telefonata dell’operaio, evidenziata come “particolare”
Maria Chindamo è scomparsa nel nulla il 6 maggio 2016 e da quel momento sono moltissime le domande senza risposta. Ora però una telefonata allerta il fratello.
La scomparsa della mamma di Montalto
Era il 6 maggio quando questa mamma ha salutato i suoi tre figli e si è recata a lavoro, prima del solito. Una volta arrivata sul luogo dell’incontro viene aggredita, la macchina abbandonata e lei sparisce nel nulla.
Mentre in questo articolo vi abbiamo raccontato della testimonianza inedita, che ha affermato di aver visto un’auto scura di piccola cilindrata fermarsi dietro la sua e un fuoristrada che le ha tolto la visuale – ora emerge un altro particolare.
Il fratello della vittima segue una pista legata al suicidio del marito, un anno esatto prima della scomparsa:
“maria aveva paura di quello che è successo, perché ha visto che dall’altra parte la famiglia non le era più vicina”
Come da intervento a Quarto Grado, con il timore che qualcuno possa avergliela fatta pagare per la decisione di lasciarlo.
La telefonata dell’operaio
Ma non c’è solo quello, infatti sempre durante l’intervento durante la trasmissione di Nuzzi su Rete Quattro, Vincenzo ricorda la telefonata fatta dall’operaio proprio quel 6 maggio.
Proprio l’operaio con la quale la donna aveva appuntamento, ha chiamato il fratello poco dopo per annunciare la tragedia ma con voce calma e senza inflessione e/o particolarità:
“chiedendomi anche scusa per il disturbo”
Evidenziando che l’auto fosse funzionante ma aperta davanti al cancello, vuota con evidenti tracce di sangue. Una telefonata che con il tempo non convince il fratello e che crede ci sia qualcosa dietro a tutto questo mistero.