Dopo un anno dalla sua terribile scomparsa, ci sono novità sulla sorte di Silvia Romano anche se gli inquirenti vogliono il massimo del riserbo
Svolta nella sparizione di Silvia Romano? Ad un anno dal suo rapimento ci sono nuove indicazioni su dove potrebbe essere.
Il rapimento della cooperante italiana
Il 20 novembre scatta l’anno, quando nel 2018 la ragazza è stata rapita dal villaggio in Kenya a seguito dell’arrivo di alcuni uomini che sono arrivati – hanno sparato e poi spariti nel nulla con lei.
In questo periodo molte informazioni false, svolte e testimonianze che hanno permesso agli inquirenti di seguire una linea per cercare di capire dove fosse la ragazza italiana. Il primo gruppo di sequestratori – a processo – ha dichiarato di averla ceduta viva prima di Natale ad un altro gruppo.
Poi il silenzio e la magistratura italiana che arriva per cercare di risolvere il caso colloborando con gli inquirenti locali. Son così emersi dei contatti telefonici e dei messaggi, inviati e ricevuti prima del rapimento.
Le nuove ipotesi a un anno dalla scomparsa
Ma a due giorni dal terribile anniversario della sua scomparsa dal Kenya, emergono dei nuovi elementi che potrebbero risolvere finalmente in grande enigma.
Le indagini fanno luce su una ipotesi dove la ragazza potrebbe essere stata sequestrata da un gruppo legato agli jihadisti di Al-Shabaab.
Questi gli sviluppi a seguito dell’indagine serrata che si sta svolgendo, seppur in maniera molto particolare al fine che non trapelino dettagli pericolosi per il ritrovamento e rilascio della giovane.
Gli inquirenti stessi ora valutano la possibilità di inviare una rogatoria direttamente alle autorità somale.