Esplosione in un deposito di fuochi d’artificio a Barcellona Pozzo di Gotto: 5 morti e almeno 2 feriti
Sale il bilancio delle vittime dell’esplosione nella fabbrica di Barcellona Pozzo di Gotto nel messinese. Cosa è accaduto?
Esplosione in un deposito di fuochi d’artificio
Non si è ancora certi sull’origine della deflagrazione, ma dai primi sopralluoghi sembra che nel deposito di fuochi appartenenti a Vito Costa e ai figli ci siano state 2 esplosioni.
A scatenare l’inferno pare siano state le scintille provocate dalle saldatrici di alcuni operai che stavano eseguendo dei lavori nella fabbrica. Le scintille avrebbero, quindi, raggiunto la polvere dei fuochi, generando la deflagrazione.
Ad allertare i vigili del Fuoco sono stati i residenti in zona, spaventati dal forte boato. Anche i comuni vicini hanno avvertito la forte deflagrazione.
Le vittime
Cinque le vittime di quest’assurda tragedia. A perdere la vita sono stati 2 operai della ditta Bagnato, che stavano effettuando i lavori all’interno del deposito e 2 operai della ditta. Mohamed Taeher Mannai, 39enne, Fortunato Porcino, 36 anni e Vito Mazzeo, che aveva solo 23 anni e Giovanni Testaverde, 34 anni hanno perso la vita nell’esplosione.
L’ultima vittima è la moglie del proprietario della fabbrica, Venera Mazzeo, 71 anni. Il figlio, Bartolomeo Costa, 37 anni, ha provato a salvarla, nonostante fosse anche lui gravemente ustionato agli arti inferiori. La donna non ce l’ha fatta: è morta per le gravi ustioni riportate nell’esplosione. Il 37enne è stato trasferito d’urgenza all’ospedale di Palermo, ed è ora ricoverato in gravissime condizioni nel reparto grandi ustionati del nosocomio palermitano.
Come Bartolomeo, anche un altro operaio della ditta Bagnato, Antonio Bagnato, ha riportato ustioni su tutto il corpo ed è ora ricoverato in gravissime condizioni.
La fabbrica circa 20 anni fa aveva subito un’altra deflagrazione, ma senza vittime. Per questa esplosione la procura di Barcellona ha avviato un’indagine.