Per chi non paga i tributi locali sono previste sanzioni e il pignoramento Sprint
È finita l’epoca dei contribuenti “furbetti” che non pagheranno i tributi locali (IMU, Tasi, Tari): saranno irrogate sanzioni e via al pignoramento sprint.
Non a caso l’obiettivo del Governo Conte “Bis” è proprio quello di combattere definitivamente l’evasione fiscale e di irrogare sanzioni pesanti nei confronti degli inadempienti e di chi si ostina a non pagare le tasse locali.
Ecco come funzionerà il pignoramento sprint.
Pignoramento Sprint in arrivo
Per i contribuenti “furbetti” è in arrivo il pignoramento sprint: ciò significa che non bisognerà più attendere i tempi di iscrizione a ruolo della cartella esattoriale.
Dopo l’avviso di accertamento, si potrà procedere direttamente a pignorare il conto corrente del contribuente insolvente.
L’obiettivo è quello di estendere l’applicazione dell’accertamento esecutivo anche ai tributi locali e fare sì che si “rimpinguino” le cassa dei Comuni e degli altri enti locali attraverso lo snellimento della procedura per il recupero dei crediti insoluti.
Legge di Bilancio 2020: riforma riscossione dei tributi locali
Dal 1° gennaio 2020 gli Enti locali invieranno l’avviso di accertamento al contribuente, che conterrà l’intimazione ad adempiere.
Una volta trascorso il termine di 60 giorni per la presentazione del ricorso, l’atto diventerà immediatamente esecutivo.
In caso di inadempimento della somma da versare, il Comune potrà procedere con il pignoramento del conto corrente.
Ma, prima ancora, verrà inviato un sollecito di pagamento, in presenza di obbligazioni di importo non superiore a 10.000 euro.
Il cittadino “furbetto” potrà regolarizzare la propria posizione onorando l’obbligazione mediante il pagamento a rate, da un minimo di 4 fino ad un massimo di 72 rate, in base all’importo da versare.
L’unico dubbio che sorge è se i Comuni e gli Enti locali sapranno snellire le procedure per riscuotere velocemente i tributi locali dai cittadini inadempienti?
Non ci resta che attendere!