La giornata mondiale degli alberi ha spinto a molte iniziative, ma scopriamo lo stato dei nostri boschi
Giornata mondiale degli alberi: abbiamo già affrontato l’argomento di come Legambiente si stai mobilitando in questo fine settimana per poter piantare centinaia di alberi. Esistono alcuni miti duri a morire, scopriamo quali sono.
Le 10 bufale o miti che riguardano i nostri boschi
Sono tantissime le bufale o miti che trattano in modo approssimativo il nostro patrimonio boschivo. Vediamo quali sono
- I boschi italiani stanno scomparendo: tutto il contrario. Abbiamo una fortissima espansione, basti pensare che dalla fine della prima guerra mondiale, in un secolo abbiamo triplicato il nostro patrimonio boschivo e anche quest’anno, si è registrato un aumento. Negli anni ‘2° avevamo circa 4 milioni di ettari di boschi, oggi se ne contano più di 11 milioni.
- Bosco solo una fonte di legname: non solo, infatti gli alberi e le piante ci offrono protezione del suolo e dal dissesto idrogeologico, regolazione del ciclo dell’acqua, biodiversità…
- I boschi italiani sono tutti d’origine naturale:in realtà sono frutto dell’opera dell’uomo, circo l’88% derivano da semi-naturale, oppure sono stati modellati dall’uomo nel corso di secoli
- I boschi sanno regolarsi e non vanno toccati: nulla di più falso. Occorre gestirli nel modo migliore per mitigare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici, dall’instabilità idrogeologica, dagli incendi, dalla diffusione di patogeni e di specie invasive.
- Chi taglia gli alberi è una brutta persona: falso, dipende dai motivi per cui lo fa. Se fatto con i giusti criteri, in modo selettivo utilizzando un approccio di selvicoltura naturalistica, si possono ricreare le dinamiche naturali del bosco.
- Maggior uso di legno e carta, porta a meno boschi: la carta può essere prodotta da riciclo oppure tagliando le piante seguendo i ritmi naturali di rigenerazione del bosco. Usare inoltre il legno, sostituisce le plastiche.
- I boschi sono esclusivamente un bene demaniale: in realtà scopriamo che circa il 63% dei boschi italiani è di proprietà privata, individuale o familiare.
- Il fuoco, il nemico dei boschi: affermazione non del tutto vera, perché gl’incendi d’origine naturale seppur rari esistono. Quello che bisogna temere è l’abbandono.
- Le foreste non hanno valore economico: falso, dato che il loro valore si aggira a circa 450 euro per ettaro all’anno, pari a 85 euro per cittadino. Inoltre il bosco protegge dall’erosione del suolo e dalle alluvioni
- Quindi non ci sono problemi? Purtroppo le nostre foreste non sono getite in maniera sostenibile, abbiamo un fortissimo abbandono.