I due fidanzati morti a Milano per un incendio, segna un altro caso di cronaca terribile. Ma non è solo la dinamica agghiacciante, ma anche la motivazione di tale disastro
Un terribile fatto quello dei fidanzati morti a Milano per un incendio nella loro abitazione. Ma perché è accaduto?
La dinamica dell’incendio
I due fidanzati dormivano in mansarda e qualcosa ha scatenato l’incendio, che ha avvolto con un muro l’unica via di fuga possibile. La porta chiusa dall’interno con la chiave nella toppa ha impedito alla terza persona presente in casa di provare il tutto e per tutto per salvare loro.
Luca Manzin dormiva e i fumi lo hanno stordito tanto da non riuscire ad alzarsi dal letto. Rosita invece si è accorta di tutto – secondo le prime indiscrezioni anche di Corriere e Messaggero – tanto da urlare per chiedere aiuto: la terza persona in casa non è riuscita a fare nulla, se non provare a rompere la finestra passando dalla cucina: ma il fumo che si è sprigionato all’esterno ha dato una botta violenta alla donna costringendola in qualche modo ad arrendersi.
Da quello che si capisce Rosita si è rifiugiata in bagno con una bacinella, cercando di attendere i soccorsi ma i fumi l’hanno stordita e poi uccisa.
Sarà l’autopsia prevista per i prossimi giorni a determinare le cause della morte su entrambi e confermare quanto sopra evidenziato.
Perché è scoppiato l’incendio?
Il Pm Gaetano Ruta ha aperto un fascicolo con ipotesi di omicidio colposo, senza alcun iscritto nel registro degli indagati in attesa dei primi atti che saranno disponibili la prossima settimana.
Il sopralluogo che è stato svolto dal Nucleo Investigativo anticiendio dei Vigili del Fuoco milanese ipotizza che la batteria del monopattino potrebbe aver dato vita al cortocircuito. Non solo, perché nella stanza erano presenti vernici per la tinteggiatura, che potrebbero aver contribuito alla morte dei due ragazzi (per i fumi nocivi sprigionati durante l’incendio).
Ipotesi e ricostruzioni che dovranno essere confermate.