I test di medicina non ci saranno più. Secondo la nuova riforma, infatti, le selezioni degli studenti avverranno al secondo anno.
La novità sui test di medicina arriva dalla Commissione Cultura e da un’Istruzione alla Camera.
Test di Medicina: la novità
I futuri ragazzi che vorranno studiare alle facoltà sanitarie, nel 2020, non dovranno più sostenere i test di medicina. Ad indicarlo una riforma che porterà, con molta probabilità, alla fine dell’era dei test. Fino ad oggi, ogni anno, sono stati oltre 70 mila gli aspiranti camici bianchi. Di questi, però, soltanto 10 mila riuscivano ad accedere alla facoltà di Medicina. Come si legge da Il Giornale, però, gli ingressi effettivi erano poi intorno ai 20 mila a causa dei ricorsi vinti nei tribunali, di volta in volta. Tra test, ingressi e ricorsi, i soldi spesi si aggiravano attorno al mezzo miliardo di euro.
Cosa cambierà davvero?
La vera rivoluzione partirà, però, già dalle scuole superiori e dalle specializzazioni. L’orientamento sarà cruciale: subirà, infatti, un potenziamento già dal terzo anno delle superiori. Questo avverrà con corsi online gratis e strumenti di autovalutazione. Il deputato Manuel Tuzi ha spiegato che:
“Dopo un corso di 100 ore e l’ottenimento dell’attestato di partecipazione attraverso dei moduli di autovalutazione, lo studente accede al primo anno di medicina. un anno di lezioni teoriche, per evitare il sovraffollamento dei laboratori che non potrebbero reggere un elevato numero di studenti, tutte di area medica che terminerà con un test di accesso al secondo anno”.
Il primo anno sarà uguale per le facoltà di: Medicina, Odontoiatria, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, Farmacia, Biologia e Biotecnologie. La selezione effettiva, dunque, avverrà al secondo anno di frequentazione universitaria. Si tratterà di un test definito a soglia secondo il quale riuscirà ad entrare soltanto chi ottiene un voto minimo. Gli altri in graduatoria dovranno poi scegliere a scalare.