Bollo auto, imposte di trascrizione al Pubblico registro automobilistico: in arrivo nuove misure per contrastare l’evasione fiscale
Tra gli emendamenti al decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio che potrebbero essere depositati in Commissione Finanze alla Camera c’è una nuova “stretta” sul mancato adempimento del bollo auto.
A partire dal 2020 gli evasori fiscali, anche quelli “piccoli” avranno vita breve.
L’obiettivo della Manovra 2020 è quello di contrastare l’evasione fiscale: sono in arrivo alla Camera due emendamenti che puntano a creare una banca dati mirata per le tasse automobilistiche non pagate.
Ecco le novità in arrivo e cosa si rischia se non si paga il Bollo auto.
Tasse automobilistiche non pagate: cosa si rischia?
La tassa auto, insieme al pagamento del Canone Rai, è una delle tasse più odiate dagli italiani.
Il bollo auto è una tassa di proprietà che deve essere pagata dai proprietari dei veicoli.
Ma, quali sono i rischi in caso non si sia pagato per uno o più anni della tassa? Si va incontro a multe e sanzioni pesanti? Scopriamolo.
Cosa si rischia?
Ricordiamo che la tassa automobilistica non pagata cade in prescrizione dopo 3 anni.
Per un bollo auto non pagato nel 2016, la prescrizione scadrà il 1° gennaio 2020.
Se entro il 31 dicembre 2023 il proprietario del veicolo non riceve nessuna cartella di pagamento, allora cadrà in prescrizione ed eventuali cartelle di pagamento pervenute al contribuente dopo quella data saranno nulle.
In caso contrario, si rischia l’irrogazione di pesanti sanzioni che, nel corrente anno, sono state incrementate a seguito dell’aumento degli interessi legali, passati dallo 0,3% allo 0,8%.
Bollo auto: i dati del PRA
Secondo l’ultima relazione del MEF ogni anno per le sole tasse automobilistiche non vengono introitati circa 45 milioni di euro.
Si tratta di un’interessante somma che potrebbe andare a rimpinguare le casse dello Stato e, addirittura, potrebbe essere destinata alla sicurezza per l’edilizia scolastica.