“Carichi di lavoro estenuanti”: ecco la denuncia della UIL, ma Amazon risponde “sono fornitori non dipendenti”
I corrieri dei poli di Brandizzo (Torino) e Marene (Cuneo) hanno scelto di scioperare proprio i giorni che precedono il Black Friday.
Sciopero Amazon: 16 ore di blocco dei corrieri
La minaccia di sciopero dei corrieri dei poli di smistamento di Brandizzo (Torino) e Marene (Cuneo) di Amazon è serio out out al colosso.
Infatti, la ragione della protesta sta nella volontà di denunciare “i carichi di lavoro estenuanti“: la protesta è stata indetta dalla Uil Trasporti del settore logistica.
Inoltre, si richiede più sicurezza sul lavoro. Pertanto, è deciso, parte lo sciopero di sedici ore.
Lo sciopero riguarda i dipendenti dei corrieri che si occupano della consegna degli ordini e non quelli del colosso Amazon.
Infatti, per le consegne ai clienti Amazon si avvale di piccole e medie imprese specializzate, che sono tenute a rispettare il Codice di Condotta dei Fornitori.
È fondamentale che gli addetti alla logistica ed ai trasporti ricevano compensi adeguati, siano trattati con rispetto e guidino in modo sicuro.
Il sindacato che accusa Amazon:
“il problema è che non si possono pretendere 130 consegne al giorno”.
Il numero di pacchi da consegnare viene assegnato ai fornitori di servizi di consegna tenendo conto della densità dell’area geografica in cui devono essere effettuate le consegne.
Il sindacato che accusa il colosso Amazon:
“Anche 140 consegne al giorno, così è a rischio la sicurezza”.
Sciopero Amazon Black Friday: quale soluzione per evitare ritardi?
Il sindacato punta a raggiungere un “accordo di stabilimento“, ma intanto domani gli addetti alla consegna sciopereranno.
Si temono ritardi e la soluzione più plausibile sarebbe quella di assumere più personale, aumentare le ore di lavoro ai part time e ridurre il numero delle consegne.
È necessario tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.